Casatenovo, Filippo Galbiati verso la candidatura per il terzo mandato con un “progetto nuovo”

Tempo di lettura: 2 minuti
Filippo Galbiati

Il sindaco uscente Filippo Galbiati ha diffuso nelle scorse ore una lettera d’invito a un incontro

Appuntamento a Villa Facchi il 19 marzo per parlare di un “progetto nuovo” dopo l’esperienza di Persone e Idee per Casatenovo

CASATENOVO – “Ti invito a partecipare a un percorso serio che, dopo l’esperienza di Persone e idee per Casatenovo degli ultimi 20 anni, possa leggere il salto d’epoca che viviamo e interpretarlo in modo innovativo, consapevole del valore e dei limiti della nostra comunità e del recente passato amministrativo”.

A lanciare la proposta, invitando all’incontro in programma martedì 19 marzo alle 21 a Villa Facchi, è il sindaco uscente Filippo Galbiati che, pur non sbilanciandosi sul possibile rinnovo della candidatura (la terza), ha deciso di tirare le fila del gruppo in vista delle elezioni amministrative in programma l’8 e 9 giugno per il rinnovo del Consiglio comunale di Casatenovo.

“In questi mesi ho in più occasioni partecipato ad una riflessione comune con diversi amici, impegnati nella comunità di Casatenovo a vario titolo (non necessariamente impegnati nell’attuale maggioranza consiliare e nella vita amministrativa), sulle prospettive future di Casatenovo per i prossimi anni” ha premesso nel testo diffuso nelle scorse ore, in cui parla di un “progetto nuovo, ancora più aperto e inclusivo, nell’interesse di Casatenovo, dentro un perimetro di valori e principi ben definiti” che vedono al centro sempre la persona, in una società aperta, solidale e inclusiva dove si dia spazio ai giovani e si riesca a garantire sicurezza, serenità e il lavoro come espressione della dignità della persona nell’attenzione all’ambiente e alla valorizzazione del paesaggio.

“In un’epoca caratterizzata da sempre più forti centralismi, nazionali e regionali (e talora provinciali), le Comunità locali, i Comuni, i Distretti, gli Ospedali delle comunità sono sotto attacco e rischiano di svuotarsi di servizi. Eppure la forza dell’Italia, che deriva dalla sua storia, sarebbe proprio questa: il valore dell’autonomia dei quasi 8000 Comuni, delle 100 Città, dei nostri Ospedali, delle rete locali di servizi” ribadisce Galbiati parlando della necessità di “lottare, a fronte di provvedimenti di Governi e Regioni che intendono umiliare i Comuni, perché le nostre comunità locali mantengano e sviluppino la loro vitalità e non si svuotino di servizi, ma siano accoglienti e vicine alle esigenze quotidiane delle persone in difficoltà”.

In più passaggi, il primo cittadino uscente fa riferimento alla necessità di battersi e impegnarsicontro le tante spinte di una società che vuole chiudersi, creare fratture e divisioni tra le persone, indicare primati e presunte “normalità” che altro non sono che il tradimento dei principi costituzionali di uguaglianza e libertà” puntando apertamente il dito contro la politica dell’attuale Governo di destra, “divisivo, non rispettoso del ruolo dei Comuni e dell’autonomia degli Enti locali, ambiguo sulla scelta europeista e sull’adesione convinta ai principi della nostra Carta Costituzionale”.