Il gruppo di Uniti per Lomagna ha presentato ben 6 interpellanze e una mozione da discutere martedì sera in Consiglio
Sala: “Sul futuro dell’area Jucker chiediamo una discussione che coinvolga l’intera cittadinanza”
LOMAGNA – Sei interpellanze e una mozione della minoranza, una variazione al bilancio, la rettifica della Tari e le comunicazioni del sindaco Cristina Citterio. Sono ben 14 i punti all’ordine del giorno inseriti nella convocazione del consiglio comunale in agenda martedì alle 21 in sala consiliare.
Chiusa al pubblico per via dell’emergenza Covid ancora in corso (tanto che la questione è oggetto anche di un’interpellanza CLICCA QUI), la seduta verrà trasmessa in modalità streaming sui canali Facebook e You Tube del Comune. La parte del leone del consiglio è costituita, come dicevamo, dai documenti protocollati dal gruppo di opposizione Uniti per Lomagna, i cui consiglieri hanno deciso di chiedere lumi all’amministrazione in carica su diversi punti. Dall’area Jucker alla gestione dei servizi scolastici in tempi di Covid, passando il contenzioso con l’immobiliare Sernovella sulla convenzione area ex Rdb e l’accesso alla piattaforma ecologica.
L’area Jucker
Tanti temi importanti su cui sicuramente si accenderà il dibattito. Sull’area Jucker, l’imponente compendio industriale che sorge all’intersezione tra via Marco Biagi e via Giuseppe Verdi, il gruppo ha presentato sia un’interpellenza che una mozione, una strettamente legata all’altra. La richiesta è quella di discutere in uno dei prossimi consigli comunali, in forma aperta, con la cittadinanza di tutta la storia, l’evoluzione ed i possibili scenari a cui quell’area andrà incontro nel prossimo futuro, non appena sarà terminata la riqualificazione in atto.
“Durante tutta l’estate è proseguita la massiccia operazione di riqualificazione dell’ex stabilimento Jucker di via Magenta – precisano i consiglieri guidati da Mauro Sala nell’interpellanza – . In molti hanno notato che l’intervento ha, evidentemente, un preminente carattere estetico / conservativo sia all’interno che all’esterno e che non presenta nessuna valenza sostanziale. Trattandosi di una struttura che quantitativamente, cioè in termini di superficie coperta nell’ambito del palinsesto degli insediamenti industriali Lomagnesi rappresenta una parte significativa, questa operazione dovrebbe aprire un fronte serio di valutazioni e considerazioni da parte di chi sta amministrando il paese, cosi come farebbe, nella pratica, qualsiasi cittadino dotato di spirito di osservazione. Peraltro la consistenza dell’intervento fa pensare che non si tratti di una mera operazione cosmetica a fini commerciali, ma presupponga un obiettivo più preciso da parte della proprietà”.
Da qui una serie di domande rivolte al sindaco e all’assessore all’Urbanistica Stefano Fumagalli per capire le intenzioni future sull’area, chiedendo di condividere il discorso in consiglio comunale. “Riteniamo – la chiosa nella mozione – che sulle motivazioni che stanno dietro la scelta di riqualificare l’area in oggetto su cui vi è stato fino ad ora un colpevole silenzio da parte dell’amministrazione”.
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L’attività scolastica
Nel novero dell’interpellanze anche una in merito all’avvio dell’anno scolastico il 14 settembre, contestando la mancata presentazione del piano di diritto allo studio prima dell’avvio dell’attività didattica e la condivisione delle modalità di gestione dei servizi scolastici solo con le famiglie interessate e non con l’intera cittadinanza. Constatazioni a cui seguono domande sui costi di mensa e bus, a seguito delle modifiche conseguenti all’introduzione di misure anti Covid.
La convenzione con l’immobiliare Sernovella
Tra gli argomenti in discussione anche la questione della piattaforma ecologica, dove, tra i tanti problemi segnalati, c’è anche quello della sbarra che regola l’accesso dei cittadini è malfunzionante da un anno. Infine, il gruppo guidato da Mauro Sala ha chiesto di essere messo al corrente in merito alle azioni intraprese dall’amministrazione comunale in merito alla questione della convenzione con l’immobiliare Sernovella relativa all’area ex Rdb. “Sappiamo che il Comune e il Parco hanno deciso di autotutelarsi nominando un legale, l’avvocato Paola Brambilla, ormai più di tre mesi fa, il quale ha risposto alla società padrona dell’area di non accettare l’atto unilaterale di revoca dalla convenzione a tre. Chiediamo con l’interpellanza al Sindaco di illustrare nel dettaglio all’intero consiglio gli sviluppi relativi all’attività svolta dal legale e gli scenari possibili a partire dalle posizioni assunte dalle parti”.