Stamattina, sabato, il punto stampa davanti all’ospedale di Merate
Fragomeli ha scritto a Bertolaso: “Negata una possibilità prevista invece nel resto della Lombardia”
MERATE – “In tutte le altre province lombarde i consiglieri regionali possono accedere ai reparti ospedalieri. Da noi invece, dopo reiterate richieste, il direttore generale Paolo Favini si trincea dietro tecnicismi, equiparando la mia richiesta di visita conoscitiva, da svolgere in accordo con con Asst Lecco, a un’ispezione”.
Non nasconde delusione e sconcerto, promettendo di essere pronto a dar battaglia su altri tavoli, il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli. Questa mattina, sabato, il politico lecchese ha voluto organizzare un punto stampa davanti all’ospedale San Leopoldo Mandic insieme ad altri esponenti del partito, consiglieri comunali di Merate e simpatizzanti per ribadire l’intenzione di non indietreggiare di un millimetro sul tema della sanità, in particolar modo della difesa del servizio sanitario pubblico.
“Da quando sono stato eletto (febbraio 2023, ndr) ho costruito il mio impegno su tre punti, evidenziando l’importanza di attivare tavoli e iniziative su un argomento che interessa tutta la popolazione. Abbiamo così ideato un sondaggio promosso da qualche mese di cui abbiamo fornito i primi risultati alcuni giorni fa, per ascoltare e registrare il vissuto delle persone. Ci siamo mossi in consiglio regionale con mozioni e ordini del giorno. E poi avrei voluto accedere ai reparti per prendere coscienza, di persona, della situazione delle strutture sanitarie e dei bisogni di chi ci lavora”.
Un punto, quest’ultimo, rimasto sulla carta a fronte del diniego ricevuto dalla direzione generale di Asst Lecco. “ll 29 maggio, dopo la visita ai lavori dell’ampliamento del Pronto soccorso del Manzoni, ho inviato una lettera alla direzione generale chiedendo di poter effettuare una visita anche ai reparti di emergenza e urgenza sia del Manzoni che del Mandic. Non ricevendo risposta ho risollecitato Asst il 23 giugno per sentirmi poi rispondere che un consigliere regionale non ha poteri ispettivi. Cosa che ben sapevo, altrimenti non avrei chiesto il permesso per la visita. La mia finalità era ed è un’altra, ovvero quella di visitare, in maniera concordata e tale da disturbare il meno possibile, questi reparti, iniziando proprio dai Pronto Soccorsi un tour conoscitivo della situazione dei presidi ospedalieri nella Provincia di Lecco”.
Fragomeli continua: “Evidentemente Asst Lecco che ha ribadito nella risposta massima disponibilità al dialogo, aveva ritenuto conclusa la vicenda con il sopralluogo al cantiere che nulla però ha a che vedere con l’attività svolta nel reparto”.
Per questo l’ex sindaco di Cassago ha deciso di informare di quanto accaduto l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso: “E’ stato lui a dire, in ben due occasioni, che la sanità lombarda deve essere una casa di cristallo. Evidentemente a Lecco invece c’è una grande mancanza che abbiamo sottolineato subito. Nessuno ci può mettere il bavaglio, né negarci una possibilità garantita in tutte le altre Asst lombarde”.
Il segretario del Pd di Merate Mattia Salvioni ha voluto allargare le considerazioni alla carenza di medici di base, particolarmente sentita in queste settimane a Merate: “Solo ieri sono arrivate le prime lettere con comunicata la cessazione del rapporto della dottoressa Mozzanica. Stiamo parlando di 1400 persone senza medico di base a cui si sommano quelle che già si trovano in questa situazione. Rivolgersi all’Amt, ovvero l’ambulatorio medico temporaneo, non può bastare”.