“Paga e TASI”: sulla tassa le proteste di Casapound a Merate

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MERATE – “Paga e Tasi!”.  È quanto si legge sullo striscione affisso da CasaPound Italia lungo via  Statale SS 341dir per protestare “contro la mancata proroga dal pagamento della  Tasi a Merate” .

“Il Comune – spiega una nota di Cpi – pensa solo a fare cassa e non tiene in  alcun conto le difficoltà dei cittadini. La mancata proroga della Tasi lo  dimostra: alimenta preoccupazione e la rabbia nei contribuenti, soprattutto in  quei commercianti che, come sottolineato anche dalla Confartigianato di Lecco,  oltre alla Tasi, ora si ritrovano a dover pagare una nuova tassa sulle insegne,  che non ha alcun senso se non quello di fare cassa sulla pelle di chi ha già  pagato pesantemente le ricadute di questa crisi che sembra eterna”.

“La Tasi – prosegue Cpi – di cui ancora in molti Comuni non si sa bene quali  siano le aliquote, rientrando nella Imposta Unica Comunale, è praticamente una  nuova Imu. Gli ultimi governi, che si sono vantati di avere tolto questa tassa  così odiosa, in realtà, con un meccanismo ben noto, hanno tolto con la mano  destra per riprendere con la sinistra”.

“Le municipalità dovrebbero stare dalla parte dei cittadini, facendo sentire  la loro voce per abbattere il famigerato patto di stabilità e impegnandosi per  razionalizzare i costi di gestione e per evitare gli sprechi. Invece – conclude  Cpi – scelgono sempre la via più facile: quella di scaricare sugli italiani il  peso delle loro inefficienze”.