PGT, l’invito del PD: “L’opposizione sia responsabile”

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consiglio comunale 20 aprile 2014

LECCO – Inizia martedì sera la “maratona” del PGT: sette giorni per approvare il piano di governo del territorio entro la scadenza del 30 giugno, il termine ultimo per le amministrazioni comunali per votare definitivamente il documento e non incappare nel commissariamento della procedura.

Se le opposizioni hanno già annunciato battaglia in aula, criticando la maggioranza per essersi ridotta ad un’approvazione in extremis del piano e denunciando insufficienza di tempo per valutare le singole osservazioni dei cittadini, dal vicesindaco è giunto un invito “al senso di responsabilità da parte di tutti”.

“Spero non ci siano ostruzionismi fini e a se stessi ma un’opposizione che sia degna di questa città – ha auspicato Vittorio Campione – che si entri nel merito della discussione sulle osservazioni ma se l’obiettivo è quello di sforare sui tempi allora, chi metterà in atto questo comportamento se ne prenderà la responsabilità”.

Il vicesindaco teme infatti che la minoranza possa intervenire più volte su ogni singola osservazione, allungando a dismisura il dibattito e mettendo a rischio l’approvazione del PGT entro il prossimo lunedì.

Sappiamo che è una maratona, ma sono anni che i Consigli comunali se ne occupano, i tempi ci sono stati ed è giusto chiuderla nel modo corretto – prosegue Campione – Le osservazioni sono state viste nelle commissioni consigliari e consegnate diverse settimane prima ai consiglieri che hanno potuto affrontarle. Il Piano sarà comunque emendabile e modificabile, ma ora serve un atto di responsabilità”.

Stefano Citterio
Stefano Citterio

Dello stesso parare il capogruppo del PD in Consiglio Comunale, Stefano Citterio: “Le minoranze criticano ma nessuno, tranne il consigliere Stefano Parolari (Lega) al quale va riconosciuto, è mai entrato nel merito delle osservazioni durante le commissioni preparatorie; sono critiche strumentali e se dovessero fare del mero ostruzionismo allora ne risponderanno ai cittadini – spiega Citterio – la cosa importante è che arriviamo a concludere questo percorso infinito e accidentato iniziato nel 2008”.

Uno dei rischi più grandi per la maggioranza è quello che possa mancare il numero legale, ovvero il minimo di consiglieri in aula per rendere valida la seduta che dovrà essere mantenuto in tutte e sette le tappe che precedono il voto finale; a quel punto la minoranza potrebbe non dare il proprio appoggio numerico facendo saltare la seduta:

“In passato abbiamo avuto qualche difficoltà nel mantenere il legale per difficoltà obiettive, consiglieri all’estero o altri con un bambo piccolo a casa, e visto che non c’è alcun tipo di apertura da parte minoranza ci siamo organizzati per garantire fino a lunedì i numeri per portare a casa la votazione conclusiva”.

Niente pause caffè di coppia per affrontare le lunghe sedute né alla toilette in più di un consigliere per PD, Appello per Lecco e IDV: “Se ci faranno mancare il numero legale, si rifarà la conta e si riprende – conclude Citterio – Se però l’opposizione intende avere un atteggiamento del genere mi spiace per loro, non è che li qualifichi molto. Avessimo consiglieri al mare o assenteisti avrebbero delle ragioni, da parte nostra c’è tutto l’impegno affinché si arrivi a concludere e spero sia possibile già entro venerdì”.