Redditi dei politici: in Comune, la “regina” è l’assessore Rota

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Francesca Rota

LECCO – Operazione “pubblicità” in Comune sui redditi dei politici impegnati a Palazzo Bovara. Nella classifica dei più “ricchi” tra gli amministratori lecchesi,  come si evince dalle dichiarazioni dei redditi per il 2012 presentate dagli stessi, si guadagna il primo posto Francesca Rota con 209 mila euro di imponibile di cui 24,34 mila euro di indennità per il suo ruolo di assessore alle Opere pubbliche.

La segue il consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, Stefano Chirico (207,59 mila euro di reddito e solo 716 euro di indennità) e il collega di partito, l’avvocato Richard Martini (140 mila euro d’imponibile).

Il sindaco Virginio Brivio, impiegato a tempo pieno nel suo compito e quindi senza redditi al di fuori dell’indennità come primo cittadino, ha dichiarato 54 mila euro; il suo “vice”, l’assessore Vittorio Campione, ne conta invece 87,43 mila di cui 29,75 mila euro per la carica.

Restando nella Giunta:  sono 91 mila (12 mila di indennità) quelli dichiarati dall’assessore Politiche sociali e Protezione civile, il dott. Ivano Donato; 24,34 mila quelli dell’assessore all’Istruzione, Francesca Bonacina; 65,91 mila (12,17 mila di  indennità) quelli dell’assessore alle Politiche del territorio, Martino Mazzoleni, 40 mila (24,43 mila di indennità) per l’assessore alla Cultura e allo Sport, Michele Tavola; 37,77 mila (29,75 mila di indennità) per l’assessore alle Politiche del territorio e Bilancio, Elisa Corti.

Grande assente l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Turismo, Armando Volontè, che lo scorso anno (con le dichiarazioni dei redditi relative al 2011) si era aggiudicato la vetta della classifica dei più benestanti tra i politici di Palazzo Bovara con oltre 253 mila euro dichiarati. Volontè nei giorni scorsi ha fatto sapere di non voler rendere pubblica la propria situazione economica con un gesto di “disobbedienza civile” contro un obbligo ritenuto “privo di senso”.

Guardando ai consiglieri comunali, spicca il leghista Giulio De Capitani con 136 mila euro di cui 33 mila derivanti dal reddito personale e 103 mila per il ruolo di assessore svolto sotto la presidenza Formigoni in Regione Lombardia.

Tra i redditi dichiarati più bassi ci sono invece quelli del consigliere Giacomo Zamperini (8,3 mila euro), di Antonio Pasquini (15 mila euro) e Ivan Mauri  (18,3 mila euro).