“Ci sono bambini a zigzag” di David Grossman

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Me l’hanno regalato e, letto il titolo, ho pensato: “Cominciamo bene!”.
Invece mi sono dovuta ricredere. È un bellissimo romanzo da leggere tutto d’un fiato ed è adatto a tutti, giovani e meno giovani.
Si suddivide in due parti: la prima più spensierata (un po’ troppo per bambini) che non fa comprendere appieno al lettore dove voglia parare; la seconda parte invece è una vera e propria avventura (un po’ troppo per adulti).
Un’avventura che diventa una scoperta di se stessi, del proprio passato da parte del ragazzino protagonista (Nono) che, così, ha modo di conoscere la storia della propria madre morta prematuramente. Oserei chiamarlo “romanzo di formazione”.
L’autore presenta i suoi personaggi in tutta la loro tormentata umanità, con i loro errori, i rimpianti, le paure, le aspettative frustrate, i sogni infranti, la vecchiaia incombente. Eppure su tutto prevale la gioia di vivere, sebbene velata di malinconia.
A tratti la storia è incredibile, surreale, come però può essere giusto per una favola quale il romanzo intende essere. Le immagini fantastiche, i panorami esotici, le avventure rutilanti si imprimono facilmente nel ricordo di chi legge, soprattutto se il lettore è un ragazzino.
Il romanzo, però, parla anche agli adulti. Parla dei tormenti dell’amore, dell’irrequietezza e dell’infelicità degli spiriti ribelli e, soprattutto, parla della necessità di conoscere le proprie radici.

 

La frase: Non era cattivo. Aveva solo un animo da artista. Proprio così: ci sono bambini quadrati e ce ne sono a zigzag. E noi non l’abbiamo capito in tempo.

 

Trama. Per i suoi 13 anni, a Nono viene offerto un viaggio in treno da Gerusalemme ad Haifa. A organizzarlo sono il padre, un celebre detective, e la sua compagna. Ma il viaggio si trasforma in una serie di imprevisti e avventure orchestrate da clown, mangiatori di fuoco, e dall’elegantissimo Felix, un ladro internazionale che rapisce Nono e, su una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere la grande diva Lola.
Perché quei due mostrano di sapere tante cose su sua madre? Nono ne è ovviamente affascinato e li seguirà in altre fantastiche avventure prima di scoprire che si tratta dei nonni che non ha mai conosciuto. Da loro verrà finalmente a sapere la vera storia dei suoi genitori.

 

 

Francesca Numerati