“Jane Eyre” di Charlotte Brontë

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Meraviglioso! Come tutti i romanzi delle Brontë.
Uscito nel 1847, è diventato subito un capolavoro e il romanzo più celebre di Charlotte Brontë.
Il racconto è narrato in forma autobiografica. La protagonista si rivolge in modo diretto al lettore coinvolgendolo direttamente nella vicenda.
Accolto con successo già al suo apparire, nonostante il suo porsi in dissonanza con i cliché dell’epoca, il romanzo è tuttora molto attuale grazie ad una concomitanza di molteplici fattori, come gli aspetti descrittivi, vivaci e realistici.
Bravissima la Brontë nel mettere in evidenza la psicologia dei personaggi colta con finezza, l’intensa analisi dei sentimenti e soprattutto la creazione di un personaggio, Jane Eyre, dotato di integrità, indipendenza, forza interiore.
La pazza Bertha Mason diventa in quest’opera una sorta di alter ego di Jane rappresentandone le passioni e il lato animale che nella società Vittoriana dovevano essere represse e nascoste.

Le citazioni più belle:

  • In tutte le donne c’è la pazzia di covare un amore segreto che, se non corrisposto e ignorato, distrugge la vita che lo alimenta, se scoperto e corrisposto, conduce come un ignis fatuus in paludi selvagge, senza salvezza. (Jane)
  • I presentimenti sono cose strane, come le simpatie e i presagi, e le tre cose messe insieme un mistero di cui l’umanità non ha ancora trovato la chiave. (Jane)
  • L’amavo molto, più di quello che avessi il coraggio di dire, più di quello che le parole potessero esprimere. (Jane)
  • Qualche volta ho nei suoi confronti una sensazione curiosa, specialmente quando mi è vicina, come ora. Mi sembra di avere una corda nella parte sinistra nel mio petto strettamente legata a una corda analoga nella parte corrispondente della sua personcina. E se mare e terra si frapporranno tra noi, temo che quella congiunzione andrà spezzata, e ho la convinzione che comincerò a sanguinare dentro.. quanto a lei.. mi dimenticherà! (sig. Rochester)

Trama.

Jane, una povera orfanella che ha trascorso la fanciullezza in un triste asilo di Lowood, dopo anni di stenti e di solitudine, viene assunta come governante in casa Rochester. Il cinico padrone finisce per innamorarsi di lei ma quando si sta per celebrare il matrimonio, una scoperta viene a sconvolgere la vita della fanciulla: la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia.