Il notaio in Erba ha quasi 30 anni di professione alle spalle
“Il notariato? Professione sempre più al passo coi tempi”
ERBA – Camilla Pelizzatti è il nuovo presidente del Collegio dei Notai di Como e Lecco. Classe 1967, valtellinese di nascita ma erbese d’adozione, è la prima donna a ricoprire questo importante ruolo. Con quasi 30 anni di professione alle spalle il notaio Pelizzatti, che ha il suo studio a Erba, in Corso XXV Aprile, guarda al nuovo incarico con chiarezza e determinazione, qualità che l’hanno guidata sin dall’inizio nel lungo percorso per diventare notaio.
“Non sono figlia d’arte – racconta – ma la figura del notaio mi ha sempre affascinato, fin da piccola, ed ho dedicato gran parte della mia vita alla realizzazione di questo obiettivo. È una professione che richiede studio e aggiornamento continuo per poter offrire soluzioni a problemi anche complessi, nel rispetto della legalità. Gli atti notarili sono spesso destinati a produrre i loro effetti nel tempo, ed è importantissimo garantire certezza e rispetto della legge anche a distanza di molti anni dalla loro sottoscrizione”.
Laureata in Giurisprudenza, Pelizzatti ha iniziato la sua attività come notaio nel 1996, quasi 29 anni fa. “Sono nata a Sondrio ma sono cresciuta a Erba, qui ho studiato e ho vissuto per molti anni, è la mia città e la amo moltissimo. Il mio sogno era riuscire ad aprire qui il mio studio; ho vinto il concorso per trasferimento a Erba nel 1998, dopo due anni di professione ad Appiano Gentile. Il mio studio si trova proprio nell’edificio dove sono cresciuta da bambina, un vero e proprio ritorno alle origini”.
Stare sempre al passo coi tempi ed essere di ausilio alle istituzioni nella tutela della legalità, queste sono due delle principali caratteristiche della professione notarile oggi: “Pur fondandosi su principi stabili tradizionali, che affondano le radici nel Medioevo e che si possono riassumere con la traduzione della volontà delle parti in un regolamento negoziale che sia rispettoso della legge, la professione del notaio si è rivelata duttile e in grado di adeguarsi ai tempi e di utilizzare in maniera avanzata gli strumenti tecnologici – commenta Pelizzatti –. Il notaio svolge anche una importante funzione di giustizia preventiva: i controlli che è chiamato a svolgere e la certezza dell’atto notarile, fanno sì che il contenzioso immobiliare sia pressoché pari allo zero (circa lo 0,003% degli atti). A differenza dei Paesi in cui non vi è la figura del notaio, in Italia le contrattazioni immobiliari sono protette dal rischio di furti di identità e dal rischio di transazioni relative a falsi atti immobiliari (e alla conseguente perdita di possesso da parte dei proprietari). La Cina, dove sta nascendo solo ora la proprietà privata, ha deciso di adottare il sistema del notariato latino, e dal 2010 manda delegazioni in Italia a studiarne i modelli ed il funzionamento”.
Il notaio è anche un punto di riferimento importante per il territorio, sempre più al servizio della società civile e dei soggetti deboli: “Credo che anche questo aspetto sia importante da sottolineare. Il mio auspicio è che la professione del notaio venga vista come una professione moderna e al passo coi tempi, in grado di tutelare anche le fasce deboli della popolazione che altrimenti potrebbero trovarsi in una situazione di squilibrio e di svantaggio, non avendo i mezzi per farsi assistere da un professionista di parte”.
Il precedente consiglio notarile, ricorda il nuovo presidente Pelizzatti, ha lavorato molto ad eventi divulgativi su tutto il territorio: vanno ricordati ad esempio l’incontro sui lasciti solidali Aism, gli incontri del format “Conoscere per proteggersi” contro la violenza di genere economica, e la promozione di guide tematiche, realizzate dal Consiglio Nazionale del Notariato, rivolte ai cittadini ed ai professionisti: “Vogliamo sicuramente continuare su questa strada – afferma Pelizzatti – il nostro è un distretto con estensione territoriale notevole, composto da realtà diverse e istanze variegate: abbiamo sedi in Alto Lago, ‘affacciate’ alla Valtellina, i due capoluoghi e poi l’area della Brianza e della Bassa Comasca. Delle 81 sedi disponibili una decina sono vacanti. Ritengo che il notaio sia un punto di riferimento importante per il territorio, perché lo conosce e con il giusto studio e preparazione può esercitare un lavoro davvero prezioso di presidio e sostegno”.
Fondamentali poi la collaborazione con gli altri ordini professionali, in particolare quello degli Avvocati e le iniziative di studio: “Fare il notaio vuole dire non smettere mai di studiare – sottolinea il presidente – bisogna essere costantemente aggiornati. Mi piacerebbe in questo senso portare sul territorio uno o due convegni di più ampio respiro, che vadano oltre la dimensione locale e portino uno sguardo diverso sui temi che ogni giorno siamo chiamati ad affrontare. Sono obiettivi ambiziosi ma mi ritengo molto fortunata perché il nuovo collegio parte da una base di certezze consolidate. Ringrazio già i consiglieri per il supporto, la squadra sarà fondamentale”.
Primo presidente erbese, ma anche prima presidente donna: “Sento davvero con orgoglio questo ruolo, la mia nomina credo sia un’evoluzione naturale delle cose: le donne nelle professioni sono sempre più numerose e sempre più riconosciute, a Como ad esempio sia il presidente del Tribunale sia quello dell’Ordine degli Avvocati sono donne. Spero di portare le caratteristiche del mondo femminile anche in questa professione”, commenta Pelizzatti.
Tra gli obiettivi personali che il nuovo Presidente vorrebbe raggiungere nel corso del mandato c’è anche l’attenzione alle giovani generazioni: “La crisi vocazionale oggi è diffusa, professioni come quelle del notaio, dell’avvocato e del medico hanno sempre meno fascino, ma quello che vorremmo trasmettere, incontrando gli studenti delle scuole superiori e dell’Università, è che questi lavori, se esercitati bene, possono dare davvero grandi soddisfazioni”, conclude Camilla Pelizzatti.