Fake News, come riconoscerle? Una guida per orientarsi e non “cascarci”

Tempo di lettura: 5 minuti
mostra decennale lecconotizie

Dopo la mostra promossa da LeccoNotizie per il suo decennale sulle Fake News

Ora una guida dedicata ai lettori per imparare a riconoscerle e non cadere nel tranello della disinformazione

LECCO – Si è conclusa nei giorni scorsi  la mostra evento sulle Fake News allestita da Lecconotizie in piazza Cermenati a Lecco dal 21 Settembre al 3 Ottobre in occasione del Decennale di fondazione. Un’iniziativa che ha riscosso un grandissimo successo e che ha messo alla prova tantissime persone.

La mostra evento è stato un grande “gioco”: ognuno dei 36 pannelli presenti in piazza proponeva una notizia del territorio accompagnata da una fotografia ritoccata.I visitatori erano invitati a guardare la foto, leggere la notizia e cercare di capire se quella notizia fosse vera o falsa.

La “soluzione” era riportata su una didascalia a fianco alla quale era presente un QR code che, una volta inquadrato con il proprio smartphone, proponeva una pillola video e un breve approfondimento della notizia.

In tantissimi si sono cimentati nella sfida e si sono misurati in questa “caccia alla fake news”.

A conclusione della mostra, come anticipato, vi diamo alcuni consigli utili per riconoscere una fake news nel mare magnum dell’informazione online con l’auspicio che possano servire per evitare di “inciampare”.

Prima un video che descrive l’intero progetto.

Versione Scaricabile in PDF

Come riconoscere una fake news?

Fake news, o bufala che dir si voglia, ha un solo significato: notizia falsa

    • Controllare l’URL
      In rete circolano molti siti che si spacciano per fonti di informazioni ufficiali. Una buona pratica è quella di controllare sempre l’URL ovvero l’indirizzo del sito: http://www.nomedelsito
      Spesso per trarre in inganno vengono usati nomi simili a reali testate giornalistiche.
      Ad esempio: Il Fatto Quotidaino, invece di Il Fatto Quotidiano.

 

    • Applicare la famosa regola delle 5 W
      Who (chi); What (cosa); Where (dove); When (quando); Why (perchè)
      Una notizia vera deve contenere tutte le risposte a queste 5 domande.

 

    • Controllare la fonte e l’autore
      Controllare sempre la fonte che ha pubblicato la notizia. Se l’articolo è firmato cercate informazioni sull’autore.

 

    • Altri giornali hanno riportato la notizia?
      Se una notizia può sembrare strana un modo per valutarne la veridicità è quello di controllare se è stata riportata da altre fonti autorevoli o diversamente se è già stata bollata come fake, bufala.

 

    • Controllate i siti Antibufale
      Un modo rapido e veloce per fare fact-cheking ovvero verificare se una notizia è vera o falsa è quello di consultare i siti anti-bufale. Ce ne sono moltissimi in rete tra i più conosciuti citiamo: Butac, Bufale.net, Attivissimo.net solo per citarne alcuni.

 

    • Attenzione ai profili falsi sui social
      Sui social non mancano gli account falsi non solo di personaggi pubblici, ma anche di aziende, media, eccetera. Solitamente quelli certificati hanno una spunta blu che ne certifica l’autenticità dopo una   certificata e sono sempre
      sottoposti a verifica dalla piattaforma stessa.

 

Fake news: caratteristiche 

 

    • Vaghezza
      Molte false notizie in alcuni passaggi sono poco precise e poco chiare. Anche le più insidiose peccano di vaghezza in alcuni passaggi.

 

    • Verosimiglianza
      Se una fake news fosse palesemente falsa sarebbe facilmente riconoscibile. Quindi per sembrare vera ha bisogno di contenere alcune informazioni verosimili e verificabili. Generalmente le fake news trattano di argomenti dei quali non abbiamo una conoscenza approfondita e non siamo in grado di avere prove empiriche immediate.Es. Se una notizia ci dicesse che saltando da un palazzo di 20 piani e agitando le braccia saremmo in grado di volare, nessuno la reputerebbe un’informazione vera. E tutti saremmo d’accordo nel ritenerla una fake news. Questo perchè tutti siamo in grado di comprendere cosa succederebbe se provassimo a volare buttandoci da un palazzo di 20 piani. Se invece una notizia tratta di argomenti complessi: geopolitica, scienza, medicina, le cose si complicano. Magari qualcosa sappiamo ma non abbiamo conoscenze così approfondite per valutare a fondo la notizia e quindi il rischio di credere al falso è più elevato.

 

    • C’è sempre un nemico o un complotto
      Solitamente le fake news propongono un nemico da combattere o rivelano l’esistenza di una strategia complottista

 

    • Fanno leva sul pregiudizio di conferma
      Il pregiudizio di conferma è un meccanismo che sta alla base del ragionamento umano, ognuno di noi ne è “vittima”
      Il pregiudizio di conferma porta a scegliere informazioni che avvalorano ciò in cui già si crede e si reputa vero, andando a rafforzare il nostro orizzonte di senso e i nostri preconcetti.

 

    • Linguaggio vibrante, emotivo, urlato
      “Ci dicono questo e invece…”; “Ci dicono che succede questo e invece…”
      Le fake news sono quasi sempre sensazionali e usano un linguaggio forte per catturare l’attenzione

 

    • Propongono domande retoriche
      “Lo sapevate che?”; “Avete visto che?”; “Vi siete mai chiesti perchè?”

 

    • Instillano dubbi
      “Ci nascondono questo perchè…”; “Lo hanno nascosto fino ad oggi…”

 

    • Usano numeri e dati falsi
      Rendono difficile la verifica delle fonti e dei dati e spesso utilizzano numeri e percentuali difficili da “soppesare” nell’immediato.

 

    • Font del testo
      Un modo per attirare l’attenzione del lettore è anche quello di usare font particolari, spesso viene utilizzato lo stampatello maiuscolo perchè risulta essere più appariscente. Anche la punteggiatura fa la sua parte, con l’utilizzo smodato di punti esclamativi, punti di domanda e punti di sospensione.

 

    • Usano contenuti multimediali foto e/o video per sembrare vere
      Per avvalorare una narrazione le fake news spesso propongono foto o video modificate e decontestualizzati.

 

    • Vengono diffuse in Rete tramite Bot
      Per incrementarne la viralità chi crea fake news spesso utilizza particolari programmi che le diffondono in rete automaticamente.

 

Ulteriori consigli

    • Distinguere i fatti delle opinioni 
      Un fatto è una cosa certa, avvenuta, verificata, incontrovertibile.
      Un’opinione è un’idea personale.Es. La partita di calcio tra la squadra A e la squadra B è finita 2 a 0 per la squadra A.
      La squadra B tuttavia non ha meritato di perdere.
      In questo caso, il fatto è il risultato finale: 2 a 0
      L’opinione è la considerazione successiva: “La squadra B non ha meritato di perdere”.

 

    • I blog non sono giornali
      Un quotidiano cartaceo e/o online per legge deve essere iscritto alla cancelleria del tribunale della città di appartenenza, inoltre deve avere e riportare il nome e cognome del direttore responsabile regolarmente iscritto all’Albo dei Giornalisti e l’informazione.
      I giornalisti hanno dei doveri da rispettare, che sono elencati e contenuti nel “Testo unico dei doveri del giornalista”.

 

    • Non obbedire passivamente alle “catene di S. Antonio”
      Sono Meme o messaggi inviati da un soggetto che invita i destinatari a spedirlo a loro volta ad altri contatti generandone la viralità. 

 

    • Condividete solo dopo aver verificato
      La condivisione è l’arma più potente che un utente ha. Condividere notizie false significa contribuire alla loro propagazione e alla disinformazione. Quindi condividete solo dopo aver verificato la notizia.

Non dimenticate che:

        • Virtuale è reale.
        • Le parole hanno conseguenze.
        • Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare.
        • Gli insulti non sono argomenti.
        • Le parole danno forma al pensiero.
        • Condividere è una responsabilità.
        • Libertà di parola non significa poter dire tutto ciò che si vuole in qualunque modo e forma, sempre e comunque.
        • La libertà non va confusa con il libero arbitrio.