Lecco. Nasce la Comunità Energetica Rinnovabile, a fine maggio la firma

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pannello fotovoltaico

Una ventina i soggetti che faranno inizialmente parte della Cer di Lecco

Zuffi: “Dopo due anni posiamo il primo mattone di un progetto destinato a crescere”

LECCO – La Comunità Energetica Rinnovabile sarà presto realtà a Lecco. Il prossimo 28 maggio il Comune firmerà dal notaio la nascita ufficiale della Cer. A renderlo noto l’assessore all’Ambiente Renata Zuffi nel corso della commissione V che si è tenuta giovedì sera: “Per noi è stato un percorso lungo, iniziato due anni fa – ha ricordato – sono molto emozionata anche se ricordo che si tratta solo del primo tassello. Il 22 maggio completeremo la stesura dello Statuto e il 28 ci sarà la firma dal notaio”.

Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. I vantaggi saranno ambientali, con un’autonomia dalle energie fossili e riduzione di emissione di Co2, economici, con la riduzione dei costi in bolletta che sono possibili solo se si partecipa ad una comunità, e sociali, perché nel modello lecchese il 60% degli incentivi verranno condivisi, oltre al risparmio dei singoli, perché in un modello di co-progettazione solidale si sceglie insieme come farsi carico delle fragilità e delle povertà energetiche del proprio territorio” ha commentato Zuffi.

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Renata Zuffi

“Quest’accelerata nei tempi è dovuta al fatto che, nel rispetto dei decreti attuativi, per poter allacciare i pannelli fotovoltaici deve nascere prima la Comunità Energetica – ha spiegato l’assessore – I soggetti che hanno lavorato con noi in questi ultimi due anni hanno fatto degli investimenti e attendono di poter attivare gli impianti fotovoltaici”. Impianti che serviranno per produrre l’energia rinnovabile che verrà poi condivisa tra i soggetti produttori e consumatori grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica.

La Comunità Energetica Rinnovabile, come spiegato, viene costituita intorno ad una cabina primaria, un impianto elettrico che consente la trasformazione di energia in Alta Tensione in energia in Media Tensione da distribuire a cittadini e imprese. A Lecco ce ne saranno due: “Una a Belledo, che raggrupperà 15 consumatori e 11 produttori (qui l’elenco) e una a Bonacina che raggrupperà 8 consumatori e 4 produttori (qui l’elenco). Con la Fondazione Comunitaria del Lecchese abbiamo costituito un fondo in cui verrà raccolto il 60% degli incentivi annuali messi a disposizione dal Gse – ha aggiunto Zuffi – il fondo deciderà poi come redistribuire queste risorse sul territorio”.

In questa prima fase, come ribadito, non rientreranno i cittadini per una questione di costi: “Il 28 maggio i primi 20 soggetti che costituiranno la Comunità Energetica Rinnovabile di Lecco poseranno il primo mattone di un progetto aperto e ampliabile” ha rassicurato l’Energy Manager Matteo Nembri, presente in commissione insieme all’assessore Zuffi e alla Responsabile Unità Piano Strategico e del Bilancio Socio- Ambientale del Comune di Lecco Anna Riva.

“Due anni fa quando abbiamo iniziato a lavorare al percorso verso la Comunità Energetica Rinnovabile mancavano i decreti attuativi ma noi ci siamo preparati, istituendo un tavolo tecnico senza il quale avremmo fatto decisamente molta più fatica, in attesa delle norme da parte del governo. Gli obiettivi di una Comunità Energetica non implicano solo uno scambio di energia – ha detto Zuffi – quello che abbiamo voluto fare è stato mettere a sistema il valore ambientale, sociale ed economico”. Un modello di co-progettazione proprio del mondo sociale, partito dal basso e applicato a quello ambientale.

Dopo aver definito gli obiettivi il Comune, supportato dallo staff tecnico, ha effettuato una mappatura dei consumi energetici: “Abbiamo escluso in questa prima fase le famiglie per una questione tecnico-economica – ha spiegato l’ing. Matteo Nembri – L’obiettivo era realizzare, almeno inizialmente, una Cer abbastanza ristretta, quindi con numeri ridotti in termini di soggetti ma grandi in termini di energia. Alcuni dati relativi al 2021: a Lecco ci sono 36 mila utenze attive, di queste l’80% sono residenze e il restante 20% le attività industriali, commerciali etc. L’80% dell’energia è consumata proprio dalle attività mentre il 20% dalle residenze. Abbiamo a disposizione utenza per utenza il consumo energetico annuale, dunque siamo andati col ‘mirino’ ad interpellare le aziende perché sapevamo già quanto consumavano”.

Una trentina gli appuntamenti effettuati, tramite i quali il Comune ha raccolto il 15% del consumo del territorio: “In attesa dei decreti governativi sulla Cer abbiamo iniziato ad aiutare questi soggetti ad avviare percorsi di efficientamento energetico”.

Contestualmente, il Comune ha iniziato ad installare impianti fotovoltaici su alcuni edifici pubblici grazie ai fondi Gse (Gestore dei Servizi Energetici) e regionali: “Abbiamo partecipato ad un nuovo bando per l’efficientamento energetico di Regione Lombardia e siamo già stati ammessi alla fase di selezione, speriamo in un esito positivo” ha concluso l’assessore Zuffi.