Lions Club Lecco Host, una serata dedicata ai progetti sostenuti durante l’anno

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Dalle “Alleanze Educative” al fundraising Aspoc Collage

LECCO – I soci del Lions Club Lecco Host si sono riuniti in una serata dedicata ai progetti sostenuti quest’anno dal club. Il primo progetto è stato ricordato da Clara Locatelli, responsabile della cooperativa “Il Girasole” e coordinatrice e referente del progetto “Alleanze Educative“. La serata si è svolta martedì 28 maggio.

Sul territorio lecchese, il Lions Club Lecco Host ha sostenuto, insieme ad altre realtà territoriali, 17 poli educativi extra scolastici che hanno accolto 500 bambini e ragazzi che presentavano problemi nel perseguire obiettivi scolastici, oltre a problemi comportamentali o relazionali. Alcuni dei giovani del progetto “Alleanze Educative” non erano mai stati al cinema o visitato un museo. Il progetto organizza quindi varie attività culturali, sportive e ricreative, cercando di ridurre questo gap culturale e dando loro la possibilità di vivere le stesse esperienze dei ragazzi “più fortunati”.

La parola è poi passata a Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, che ha sottolineato l’importanza di fare rete, come avvenuto nel progetto di valorizzazione della Basilica di San Pietro al Monte, che ha ricevuto il finanziamento dal Lions Club Lecco Host per la parte illuminotecnica della basilica. Patrizia Dainelli e i soci Lions Giovanni Ripamonti e Matia Consonni hanno invece evidenziato il contributo del Lions su un altro progetto nato con l’obiettivo di contrastare una diffusa malattia tra i giovani, anche nel nostro territorio: l’ambliopia. La campagna di prevenzione dell’ambliopia “Sights for Kids” è un’iniziativa organizzata dal Lions Clubs International.

Il Comune di Lecco ha promosso uno screening gratuito nelle scuole dell’infanzia lecchesi con lo scopo di sensibilizzare e informare genitori e insegnanti sulle problematiche da deficit dell’acutezza visiva (ambliopia) nei bambini dai 3 ai 6 anni, dal momento che spesso la prima visita dal medico oculista viene effettuata in età già avanzata. Il deficit visivo dell’ambliopia, dovuto a un’alterata connessione tra l’occhio e il cervello, come spiegato dalla professoressa Dainelli, può portare nei casi peggiori alla perdita completa della vista nell’occhio coinvolto. Lo screening è stato effettuato dal Lions Club di Lecco e dal Lions Club San Nicolò, che hanno gestito le sedute e fornito le apparecchiature necessarie ai controlli su circa 900 bambini della Provincia di Lecco.

Il Lions Club Lecco Host ha inoltre quest’anno sostenuto l’Aspoc, acronimo di Associazione Sviluppo Potenziale Cognitivo, nata nel 2004 con lo scopo di offrire un insegnamento mirato per elevare la posizione sociale dei ragazzi colpiti da disabilità cognitiva.

“Il progetto al quale il Lions Club Lecco Host ha contribuito recentemente – ha spiegato la dottoressa Dainelli – è stato il fundraising Aspoc collage, dove i ragazzi hanno trascorso circa 1.400 ore con docenti che li hanno formati per un loro potenziale inserimento lavorativo. Inoltre, a questa iniziativa è stata affiancata anche quella di autonomia abitativa, dove i giovani hanno imparato ad essere più autonomi anche nel quotidiano e a diventare più adulti”.

La parola è poi passata a Luisa Colombo, fondatrice del gruppo di arteterapia, impegnata nelle scuole, presso il carcere di Opera e, da diversi anni, presso la Seconda Casa di Reclusione di Milano/Bollate. Luisa ha ringraziato di cuore il club per aver sostenuto, questo e lo scorso anno, il progetto di incontro tra i ragazzi di 9 classi degli istituti professionali di Lecco e provincia e i ragazzi del gruppo di arteterapia del carcere di Bollate. Attraverso questi incontri i ragazzi ascoltano le esperienze di carcerati ed ex carcerati e capiscono che sbagliare è umano, ma anche quali possono essere le conseguenze dei loro errori. Gli studenti esprimono le loro difficoltà e i ragazzi del carcere, attraverso il loro aiuto, danno un “senso” alla loro pena, come confermato da Karol, figlia di Luisa Colombo, che ha partecipato agli incontri.

Comalli Saul e Matia Consonni hanno presentato infine Asfat, un’associazione che aiuta, anche attraverso gruppi di ascolto, persone con problemi di dipendenza (da droghe e, da ultimo, gioco d’azzardo, utilizzo dello smartphone) e, soprattutto, le loro famiglie. Asfat è stata creata da 4 soci fondatori del Lions Club Lecco Host e proprio il club è stato il primo sostenitore dell’associazione. Matia Consonni ha ricordato che con l’associazione il Gabbiano, l’Asfat sta portando avanti un progetto di accoglienza diurna per persone senza fissa dimora nella provincia di Lecco. Per 3 giorni alla settimana vengono organizzate attività in compagnia, evitando che passino il loro tempo facendo uso di sostanze stupefacenti o alcool.

La serata si è conclusa con i ringraziamenti al Lions Club Lecco Host per i progetti sostenuti, e il club ha viceversa ringraziato tutte le associazioni che ogni giorno si impegnano per contrastare i problemi sul territorio, nella speranza che l’unione di più forze possa veramente contribuire a una società migliore.