Sottopasso e silos interrato sotto la Piccola? C’è il progetto preliminare

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L'area della Piccola vista dall'alto
L'area della Piccola vista dall'alto

Il grande progetto viabilistico è stato approvato in linea tecnica due anni fa dalla Giunta

Il tunnel collegherà la rotonda di via Amendola a via Badoni (Caleotto), sotto la Piccola un parcheggio da 646 posti auto

LECCO – Un progetto importante, volto a rafforzare la zona della Piccola anche come punto di riferimento per la viabilità cittadina: nel 2022 la Giunta guidata dal sindaco Mauro Gattinoni ha approvato in linea tecnica la realizzazione di un tunnel sotterraneo che andrà a collegare la zona del Caleotto a via Amendola e la realizzazione di un grande silos interrato di due piani e 646 posti auto, proprio sotto l’ex scalo ferroviario.

E’ bene ribadirlo: si tratta per ora di uno studio di fattibilità, approvato con apposita delibera nell’aprile del 2022, quasi due anni fa, ma l’intenzione dell’amministrazione è di sviluppare la progettualità nel Pgt, anche attraverso il coinvolgimento della cittadinanza nei tavoli partecipativi che partiranno tra marzo e aprile.

Area Piccola progetto sottopasso
Il sottopasso previsto

La soluzione ipotizzata – già presente, seppur ‘abbozzata’, come variazione viabilistica nel Piano Generale del Traffico Urbano – prevede un collegamento sotterraneo tra la rotonda di via Amendola/via Digione e quella di via Badoni, al Caleotto, tramite un sottopasso a due corsie che passerà sotto la ferrovia, e la realizzazione di un parcheggio interrato di due piani sotto la Piccola con ingresso tramite svincolo nel sottopasso e uscita su via Ghislanzoni. Il progetto prevede anche una vasca di laminazione per il trattamento delle acque meteoriche in prossimità del sottopasso di via Amendola, per evitare allagamenti in quel punto, e la realizzazione di una piastra portante che potrà reggere cinque piani fuori terra.

“Il concetto viabilistico dietro a quest’ipotesi progettuale è chiaro – spiega il sindaco Mauro Gattinoni – si andrebbe a creare un percorso alternativo per il traffico di attraversamento del lungolago, in particolare dei mezzi pesanti. Grazie a questo collegamento, inoltre, chi arriverà a Lecco dalla SS36 potrà arrivare direttamente alla Piccola tramite il sottopasso, lasciare l’auto e andare in centro, sgravando così dal traffico l’asse del Caleotto, tra i più critici in città e, di riflesso, l’area del centro”.

Inizio_lavori_rigenerazione_Piccola_20230505Ma non c’è solo il nodo viabilistico: “Come noto, l’area della Piccola è oggetto di una profonda trasformazione, iniziata con la sistemazione dei parcheggi e che sta procedendo con la riqualificazione dei vecchi magazzini ferroviari – prosegue Gattinoni – le due ‘stecche’ ospiteranno, speriamo presto, spazi culturali destinati ai giovani e a disposizione della città ma anche attività commerciali, un ristorante e il mercato coperto. Quest’area della città sta cambiando volto e, qualunque sia il suo futuro, immaginiamo che nuovi interventi non coinvolgano quanto già previsto in questa fase, per questo nello studio di fattibilità c’è anche la progettazione di una piastra portante e, se sotto quest’area ci sarà un parcheggio, dobbiamo immaginare che possa reggere cinque piani. Sarebbe bello anche potere abbattere quel muro degradante con l’inferriata della ferrovia, è chiaro però che prima di questo intervento le due stecche dovranno essere vive per evitare nuovi episodi di degrado”.

Per quanto riguarda i costi, il quadro economico stimato per tunnel e silos è di 35 milioni di euro, 3 anni la durata dei lavori: “Si tratta ovviamente di una stima – ha ribadito il sindaco – l’ideale per l’amministrazione sarebbe un project financing, coinvolgendo il privato a cui poi verrebbe affidata la gestione del parcheggio interrato”.