Verso la firma del ‘Contratto di Fiume’, presentato il programma di azione

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Presentate 31 schede di azione e gli interventi prioritari da effettuare nel prossimo triennio

L’assessore Renata Zuffi: “Un punto di partenza, non di arrivo”

LECCO – Il Contratto di Fiume verso le fasi finali: nel pomeriggio di ieri, lunedì, è stato presentato il Piano di Azione del progetto di riqualificazione fluviale risultato dei tavoli partecipativi promossi con gli stakeholder nei mesi scorsi. Si tratta, dopo la sottoscrizione del Documento di Intenti lo scorso inizio settembre, di un ulteriore passo verso la firma del vero e proprio contratto, prevista per la fine di gennaio 2024.

Il documento indica gli interventi prioritari da effettuare nel prossimo triennio: sono 31 le ‘schede di azione’ messe a punto da diversi enti e associazioni, coordinate dal Comune di Lecco (ente capofila) suddivise in 4 macro-temi: il rischio idrogeologico, il monitoraggio/qualità, la valorizzazione/fruizione e la parte formativo-educativa.

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Renata Zuffi

“Sono veramente orgogliosa di questo lavoro – ha commentato l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi – auspico che questo ‘Contratto di Fiume’ non sia un punto di arrivo ma di partenza e che possa crescere anche in dimensioni di confini e di attori. Oggi presentiamo l’esito di questo percorso ma ricordo che si tratta di un documento aperto e che anche dopo la firma effettiva si potrà integrare e migliorare”.

A presentare il Piano di Azione è stato Franco Raimondi, team tecnico dei Contratti di Fiume-Ersaf Lombardia: “In meno di un anno abbiamo svolto un lavoro importante arrivando alle ‘battute finali’ e tra poco più di un mese potremo firmare questo contratto, suddiviso in tre parti: l’accordo di programmazione negoziata, il documento strategico e il programma delle azioni – ha spiegato – quest’ultima parte è appunto un insieme di azioni presentate sotto forma di schede progettuali che ipotizziamo di realizzare nell’arco dei prossimi tre anni: enti e associazioni locali, anche del terzo settore, hanno messo a punto 31 schede di azione complessive che riguardano diversi interventi di riqualificazione fluviale, 7 relativi al rischio idrogeologico, 5 al monitoraggio, 13 alla valorizzazione e fruizione e 5 alla educazione e formazione”.

contratto di fiumeTra gli interventi previsti per mitigare il rischio idrogeologico la manutenzione dei fondali e della vegetazione, la realizzazione della vasca di sedimentazione sul torrente Bione e sul Caldone e uno studio idraulico sui torrenti della città fatto dal Politecnico per valutare le aree più a rischio. Diverse anche le azioni di valorizzazione e fruizione proposte che riguarderanno, ad esempio, la riqualifica dei percorsi lungo il Gerenzone che attraversano i rioni, ma non solo. “Ci siamo mossi su diversi assi strategici – ha sottolineato Raimondi – il supporto non è mancato e per questo ringraziamo ancora le diverse realtà che hanno aderito al progetto. Ad oggi il Contratto di Fiume riguarda formalmente il territorio comunale di Lecco e gli enti interessanti ma l’intento è quello di allargare lo sguardo e coinvolgere i comuni limitrofi di cintura, in particolare quelli parte del Parco Adda Nord, per dare maggiore forza al progetto”.

Veronica Nessi, referente del progetto ‘Corridoi blu’, ha quindi anticipato i prossimi step: “La documentazione dovrà essere approvata dalla Giunta lecchese già questa settimana o la prossima al più tardi, dopo di che verrà resa pubblica e gli enti che hanno aderito fino ad ora dovranno formalizzare la propria adesione con una lettera. Chi vorrà aggiungersi potrà farlo anche dopo la firma del contratto che, ribadiamo, è aperto”.

Alla firma, prevista per la fine del mese di gennaio (tra il 22 e il 26), prenderà probabilmente parte anche Regione Lombardia.