Merate: l’ufficio postale chiude quattro mesi per lavori. Disagi per gli utenti

Tempo di lettura: 2 minuti

L’intervento rientra nel progetto Polis e prevede la chiusura dell’ufficio postale dal 4 luglio al 6 novembre

Il sindaco: “Disposti anche a fornire uno spazio per uno sportello provvisorio, ma per le Poste l’unica soluzione è il potenziamento dell’ufficio di Cernusco”

MERATE – L’ufficio postale chiuso per quattro mesi, dal 4 luglio e al 6 novembre. E un avviso, quello relativo ai lavori di riqualificazione degli spazi di via Rondinella, lasciato a due fogli A4 appesi alle vetrate di ingresso delle Poste.

Sta facendo discutere, sopratutto nei modi con cui la comunicazione è stata resa nota, la decisione di chiudere, da martedì prossimo, l’ufficio postale di Merate con il contestuale spostamento di corrispondenza e giacenza arretrata a Cernusco.

La questione è approdata anche ieri sera, lunedì, in Consiglio comunale. Il sindaco Massimo Panzeri ha infatti voluto precisare i contorni della vicenda durante la trattazione del primo punto all’ordine del giorno, relativo alle comunicazioni. Il primo cittadino ha spiegato come l’intervento che verrà attuato a Merate rientra nel progetto Polis, Case dei servizi di cittadinanza digitale, promosso dal Governo e finanziato con fondi Pnrr relativi alla digitalizzazione. Presentato a sindaci e amministratori italiani a Roma durante un convegno, il progetto ha visto come comune pilota quello di Calolzio dove l’intervento si è chiuso qualche mese fa.

“Il 21 maggio una delegazione di Poste Italiane ha annunciato che il progetto avrebbe interessato anche Merate e il 7 giugno è arrivata la conferma dal responsabile d’area. Nulla veniva anticipato in merito alle tempistiche, di cui anche noi non eravamo al corrente” ha precisato Panzeri. Quanto ai lavori, si tratta di una ristrutturazione radicale degli spazi con un nuovo approccio di accesso allo sportello, la creazione di totem interattivi e di spazi riservati al coworking.

“Sono lavori che comportano inevitabilmente la chiusura degli uffici – ha continuato Panzeri -.Ho chiesto ai referenti di Poste Italiane se vi fosse la possibilità di attivare forme alternative di sportello, mettendo a disposizione anche spazi comunali, ma questa modalità non è contemplata così come non lo è neppure quella di utilizzare camper, per altro tutti impegnati nell’emergenza in Emilia Romagna e nelle Marche. Per Poste l’unica ipotesi percorribile e che verrà percorsa è quella del potenziamento dello sportello di Cernusco Lombardone, dove verrà inviato anche del personale a supporto”.

Il capogruppo di minoranza Aldo Castelli ha stigmatizzato la situazione, contestando in primis la modalità di avviso: “L’ho scoperto in posta stamattina e penso che non aver avvisato attraverso i canali ufficiali sia una pessima figura per Poste. Non si tratta così Merate, costringendo i cittadini a recarsi allo sportello di Cernusco che è situato oltre la Statale e ha evidenti problemi di parcheggio”.

Considerazioni “incassate” da Panzeri che ha concluso: “Il progetto Polis è interessante, ma concordo che la questione non è stata gestita bene e l’ho fatto presente ai responsabili. Valuteremo se è possibile trovare altre forme per ridurre il disagio per i cittadini”.