LECCO – Coach Massimo Meneguzzo è un perfezionista e un gran lavoratore, e neanche un settimo posto in classifica – con una squadra quasi completamente nuova – sembra renderlo soddisfatto, come ha dichiarato in una breve intervista telefonica.
“Dall’esterno il nostro campionato è giudicato molto positivamente, stiamo ricevendo tanti complimenti per il fatto che, nonostante abbiamo perso giocatori importanti come Piunti e Mascherpa, siamo ancora al vertice. Dal mio punto di vista però non posso essere completamente soddisfatto, perché credo che se avessimo quattro o sei punti in più in classifica non avremmo rubato nulla. Purtroppo paghiamo dei problemi di concentrazione sui quaranta minuti. Sono convinto che questa squadra possa dare di più.”
Il record del Basket Lecco è ampiamente positivo. La squadra ha quattro punti di vantaggio sull’ottavo posto, l’ultimo buono per i Play Off. “Coi ragazzi ho già parlato e abbiamo steso il programma che ci dovrebbe portare a consolidare la nostra posizione in vista dei Play Off. Dobbiamo essere attenti a quello che succede sia davanti che dietro, dove ci sono formazioni come la RimaDesio e soprattutto l’Hikkaduwa Milano che cercheranno di risalire la classifica.”
Rispetto allo formazione che ha messo in difficoltà Bergamo negli scorsi Play Off, la Gimar di quest’anno ha un’ossatura completamente diversa. “Non abbiamo più i leader che ci avevano guidati lo scorso anno, come Mascherpa a livello offensivo o Piunti a livello difensivo. Questa è una squadra dove vari giocatori possono ergersi a protagonisti, a patto che continuino a lavorare e migliorare.”
Tra i tanti “talentini” che sta coltivando, Meneguzzo spende belle parole pa un paio di giocatori che secondo lui potrebbero seguire le orme di Mascherpa e giocare in una categoria superiore “credo che Siberna abbia molto potenziale, a patto di diventare più continuo. Ha bisogno ancora di restare qui per un’altra stagione, ma potrebbe diventare un giocatore di serie A2. Anche Carlo Fumagalli ha legittime ambizioni, a patto di progredire nelle letture offensive.”
Interrogato su quello che serve, secondo la sua decennale esperienza, per progredire ulteriormente come società, coach Meneguzzo analizza i problemi con lucidità. “La necessità primaria è avere una casa nostra. Se la situazione rimanesse quella di oggi, rischieremmo di trovarci senza una palestra dove allenarci dal 2 di gennaio, con due partite alle porte. Questo non è concepibile in una città come Lecco, che dovrebbe sostenere una società che si sta segnalando a livello nazionale come il Basket Lecco. Siamo stati a giocare a Sestu e loro hanno tre campi regolamentari in parquet. In tutta la città di Lecco c’è solo il Bione, una città che è provincia e ha quasi cinquantamila abitanti. Questo non è accettabile.”
“Vorrei infine augurare un buon 2017 a tutti i tifosi che ci stanno sempre vicini, sperando che il prossimo sia un anno ricco di soddisfazioni per tutti” ha concluso il coach monzese, prima di salutarci.