LECCO – Quest’anno proprio non c’è pace in via don Pozzi. Non bastava la stagione disastrosa e tutte le figuracce che la Calcio Lecco ha rimediato sui campi di tutto il Nord Italia con i playout conquistati solo settimana scorsa. L’ultima puntata della telenovela bluceleste è il mancato pagamento degli stipendi di giocatori e staff tecnico. Ieri pomeriggio i calciatori si sono presentati nella sala stampa per chiarire le voci riguardo le buste paga incomplete. “Alla scadenza federale del 15 maggio, riguardante il primo trimestre 2012 non sono stati pagati tutti gli stipendi – dichiara capitan Fabio Gatti leggendo un comunicato scritto dall’intera squadra –, o meglio alcuni tesserati hanno ricevuto tre mensilità e la maggior parte solo due. Questo comportamento ha rischiato di destabilizzare il gruppo alla vigilia della partita più importante dell’anno, mettendo a repentaglio i futuro sportivo della Calcio Lecco”. I giocatori comunque sottolineano che ci sarà il loro “massimo impegno fino al raggiungimento dell’obiettivo salvezza”.
La questione fondamentale riguarda gli screzi che da tempo ci sono tra i due soci Sergio Invernizzi (titolare del 79% delle quote) e Salvo Zangari (che possiede il 20%). Dalla segreteria di via don Pozzi fanno sapere che “il socio Zetaprojects Srl, benché a conoscenza e avvisato per tempo, non ha provveduto al versamento puntuale della propria quota pari a € 56.533,56. Diversamente il socio di maggioranza Invernizzi Luciano & figli Spa ha versato quanto di sua spettanza in data 11 maggio”.
L’ex Monza si dichiara “sereno”, ma allo stesso tempo “arrabbiato” per quello che è successo: “Invierò un comunicato che spiegherà le mie ragioni – spiega –. Comunque ho già fatto il mio dovere finanziando per valori maggiori al 20% di mia competenza, bensì fino a 1,3 milioni di euro di perdita, ma quest’anno non ci sono stati buchi di questo tipo”. Anche il comunicato rilasciato dalla società bluceleste non piace a Zangari. “La segreteria non c’entra nulla – chiarisce –, comunque ho due avvocati che stanno lavorando per questa vicenda che porterò nelle sedi competenti”.
Invernizzi è decisamente seccato dall’atteggiamento del socio di minoranza. “Pensa di aver messo i soldi dall’inizio, ma una macchina ha bisogno di benzina – dichiara –. C’è chi chiacchiera e chi lavora. Io mi reputo uno che lavora e parla poco. Zangari ha chiacchierato fino adesso, se vuole essere il padrone compri le quote. Io tiro avanti la carriola da tre anni”. Il problema ora riguarda il futuro. Il prossimo anno infatti il Lecco comincerebbe la stagione con una penalizzazione e, nel caso di un retrocessione, non potrebbe essere ripescato. Il problema è che ora non si sa neanche se la società riuscirà a iscriversi al prossimo campionato, tutto per le liti tra i proprietari.