Il Lecco pareggia. Delpiano è fiducioso, Di Nunno si arrabbia

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Mister Alessio Delpiano
Mister Alessio Delpiano

 

LECCO – La quarta giornata di campionato si è conclusa con il pareggio tra Lecco e Pontisola. Al termine della gara mister Alessio Delpiano, che ha deciso di interrompere il suo silenzio stampa, si mostra fiducioso nel progetto che sta portando avanti con la squadra, mentre il presidente Paolo Leonardo Di Nunno non si accontenta dell’1-1 e non nasconde la sua delusione.

il presidente Di Nunno

In sala stampa il neo presidente del Lecco è di poche, ma inequivocabili, parole: “Preferisco salutarvi subito e andare via perché se mi metto a parlare scoppia la bomba. Non ce l’ho con qualcuno in particolare, ma con tutti, allenatore compreso. Hanno fatto la squadra che volevano loro e mi hanno rovinato. Dovevamo essere la squadra capace di ammazzare tutti e, invece, vengono qui e ci attaccano pure. Arrivederci”. Una laconica dichiarazione che, però, lascia trasparire tutta la delusione di un presidente che avrebbe voluto vincere sia la Coppa Italia che il campionato, ma che ora ha dovuto dire addio al primo obiettivo e in classifica ha una squadra che stenta a decollare. Una situazione difficile da digerire per un uomo le cui principali virtù non sono certo la calma e la pazienza.

Calma e pazienza che, invece, caratterizzano mister Alessio Delpiano. Lui nel suo progetto ci crede e crede altrettanto fortemente che continuando a lavorare i frutti si raccoglieranno presto.

“Bisogna guardare l’aspetto positivo di questa squadra – spiega il tecnico piemontese – questo gruppo ha tirato fuori ciò che ci serve per diventare una squadra importante. Oggi c’è stato un segnale forte in questa direzione, sia da parte di chi è partito titolare sia da parte di chi è subentrato a gara in corso”.

Delpiano, poi, analizza la gara: “Sul gol subito ammetto che siamo stati ingenui, ma per il resto non ricordo nulla da parte dei nostri avversari, anzi qualche occasione nel primo tempo siamo stati noi ad averla. Il Pontisola non era un avversario semplice e siamo partiti più prudenti nella prima parte perché non si possono fare tutti e novanta i minuti giocando come nel secondo tempo, ma credo che qualche volta bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno: questi ragazzi hanno giocato da Lecco ed è quello che noi vogliamo. Nel secondo tempo ho visto quello che serve per far diventare importante questa squadra ed è su questa traccia che lavoreremo”.

“In questa squadra abbiamo venticinque elementi nuovi su ventinove – approfondisce Delpiano – non lo dico come attenuante, ma è chiaro che serviva tempo per capire su cosa lavorare e oggi l’ho visto. Invito davvero tutti a vedere il bicchiere mezzo pieno. E’ chiaro che anche a me piacerebbe partire sempre subito come nel secondo tempo, ma questo non è possibile, ci stiamo lavorando e ci arriveremo. A mio parere oggi questa squadra ha dimostrato di meritare questa maglietta e dalla prossima partita cercheremo di partire subito con un atteggiamento più propositivo. Mi piace il sistema di gioco che abbiamo adottato fino ad ora, ma non sono un pazzo né un integralista, ora voglio capire gli equilibri e vedere se posso fare qualcosa di diverso. Ci voglio pensare e lavorare coi ragazzi, voglio farlo col buonsenso e non tanto per cambiare”.

Delpiano, infine, conclude scusandosi per il silenzio stampa in cui si era chiuso nell’ultima settimana: “Chiedo scusa a tutti per non aver voluto parlare, non l’ho fatto per mancanza di rispetto, ma erano successe alcune cose che non mi sono piaciute, non ero sereno e, dato che non riesco a non dire la verità ho preferito tacere. Ero giustamente attaccato in maniera importante e allora ho preferito fare meno chiacchiere e concentrarmi sul mio lavoro in campo, ero abituato a fare così anche da giocatore”.

Il prossimo appuntamento con la Calcio Lecco è per domenica prossima in occasione della trasferta ad Alzano Lombardo. Di Nunno farà sbollire la sua rabbia e lascerà a mister Delpiano il tempo per portare avanti il suo progetto oppure i tifosi devono aspettarsi un repentino cambio in panchina?