Basket. Preview C Silver. Calolzio, tutto da ricostruire

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CALOLZIO – L’Enginux Calolziocorte è la squadra più enigmatica da valutare in questo inizio di stagione. L’ormai nota decisione di girare pagina, smontando la squadra che aveva ottenuto una meravigliosa qualificazione ai Play Off lo scorso anno, è stata accolta favorevolmente da tutto l’ambiente. Il contemporaneo addio a Paduano, Cesana e Corbetta ha sicuramente abbassato il livello di esperienza di un roster che forse, anche senza loro tre, avrebbe comunque potuto disputare la serie Cgold, puntando a una difficile salvezza.

La scelta di ripartire da una categoria inferiore è stata fatta per due motivi, uno dichiarato e uno ovvio. Quello dichiarato è il risparmio economico di una società che ha scelto di puntare di più sul settore giovanile. Quello non dichiarato è la perplessità sul reale valore di alcuni giocatori in rosa. Ad alcuni giovani che da anni sono comprimari – Gnecchi, Paonessa e Rusconi – si chiederà di diventare protagonisti in campo. Per tutelare il loro talento si è scelto di abbassare il livello dell’asticella, giocandosi un campionato in cui ci sono chiare ambizioni di fare i Play Off e non rischiando una stagione da molte sconfitte – e basso morale – nella categoria superiore.

Il ruolo che offre più dubbi è quello di playmaker, anche solo per il fatto di dover rimpiazzare un’icona come Simone Paduano. Alessandro Paonessa e Marcello Butti hanno una struttura fisica simile – piccoli e veloci – e potrebbero pagare dazio in kg e cm. Il perno attorno a cui ruoterà tutto è Leonardo Meroni, talento in grado di essere imprevedibile, nel bene e nel male. Grande scommessa investire in Nicholas Porro, giocatore di sicuro talento ma che gli americani definirebbero “injury prone”

La crescita dei giovani del vivaio potrebbe portare la squadra a una comoda qualificazione ai Play Off, primo tassello di un nuovo ciclo importante; ma questo avverrà solo se alcuni dei giocatori comprimari, lo scorso campionato, sapranno recitare il ruolo dei protagonisti. A coach Marco Redaelli il ruolo di direttore d’orchestra di una squadra che potrebbe far divertire il pubblico con un gioco veloce e frizzante. La prima partita in trasferta contro la OSAL – neo promossa – è una ghiotta occasione per iniziare la stagione col piede giusto.