Come non fare errori con proprio figlio?

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RUBRICA – SOS GENITORI –

Buongiorno, sono Monica, una neo-mamma quarantenne. Da dieci giorni è nato il mio Francesco e da quel momento non mi riconosco più. Io e il mio compagno ci aspettavamo dei cambiamenti nel nostro stile di vita, ma non nel nostro modo di affrontare la quotidianità. Mi spiego: siamo due professionisti, abituati ogni giorno a dover prendere decisioni e fare scelte impegnative. Lo facciamo da anni, e ci siamo sempre definiti come persone decise e sicure. Da quando Francesco è con noi non ci riconosciamo più! Ogni piccola scelta è fonte di indecisione: sarà troppo coperto? Avrà mangiato abbastanza? Possiamo portarlo un po’ nel lettone se piange di notte e non si calma? Il bagnetto prima o dopo il pasto?… Insomma, ci guardiamo persi e parenti e amici non fanno che peggiorare la situazione. Ognuno ci dice la sua e ci prospetta problemi in futuro se facciamo una cosa piuttosto che un’altra. Così ci ritroviamo con dieci pareri diversi e ancora più confusi! Abbiamo paura di sbagliare, di non essere in grado di accudirlo nel modo giusto. A volte davanti al suo pianto ci sentiamo tanto impotenti che ci ritroviamo a piangere anche noi. Come uscirne? Esistono delle certezze? Abbiamo provato anche a leggere dei manuali ma anche così troviamo teorie completamente contrastanti…!”.

 

Lucia Riva - Elisabetta VitaliCara Monica, intanto vorremmo rassicurarti. Ciò che tu e il tuo compagno state passando è una fase fisiologica e normalissima che tutte le famiglie attraversano quando nasce un bambino. Gli equilibri vengono stravolti, le certezze svaniscono e il mondo che prima poteva apparire come ordinato e prevedibile ora non lo è più. Accanto alla grande gioia per l’arrivo di una nuova vita coesistono insicurezza, senso di inadeguatezza, fatica, paura di non farcela. Viviamo in un vortice di emozioni e trovare un nuovo equilibrio familiare non è immediato. Avete bisogno di tempo per conoscervi, per entrare in relazione, per costruire insieme, un giorno dopo l’altro, nuovi ritmi che renderanno la vita quotidiana gradualmente più prevedibile.

Detto questo ci sentiamo di darvi qualche indicazione.

Non esiste il “manuale del perfetto genitore” (e per fortuna, aggiungeremmo noi!)
Non vogliamo demonizzare i libri che parlano di prima infanzia: possono essere delle letture interessanti ma a nostro avviso vanno letti in modo critico, cogliendo le indicazioni presenti in essi come possibili spunti di riflessione e non come verità assolute. Ogni famiglia troverà i suoi equilibri, dandosi il tempo di scoprire cosa è meglio per sé. In particolare in commercio esistono molte guide su temi vissuti come cruciali nei primi anni: il sonno, la pappa, le regole ecc. Quello che crediamo sia utile è tener presente un’indicazione di massima: scegliete insieme come vivere questi momenti con l’accortezza di mantenere l’attenzione sul grado di benessere di tutti i membri della famiglia. Quindi non preoccupatevi troppo di quello che vi dicono “si debba o sia giusto fare”. Se in questo momento per la vostra famiglia è funzionale scegliere ad esempio di calmare il bimbo portandolo nel lettone, e questo non crea a nessuno di voi tre disagio o malessere perché riuscite comunque a riposare, ad avere i vostri spazi di coppia e lo potete fare “in sicurezza” per il bambino, non ci sono motivi per non farlo! Nel momento in cui uno dei membri della famiglia mostrerà disagio per una soluzione piuttosto che per un’altra cercherete insieme una modalità che vi permette un maggior benessere.

Ogni famiglia e ogni bambino è unico
Per questo chiedete ad ascoltate i consigli di chi vi sta intorno, ma poi decidete voi genitori cosa fare. I consigli devono essere considerati come tali, come frutto dell’esperienza personale che mamme, nonne e amiche hanno avuto con i propri figli. Ma ciò che “ha funzionato” per gli altri non è detto funzioni per tutti. La cosa più importante è osservare il vostro bambino, i suoi ritmi, le piccole abitudini e inclinazioni che mostra. E rimanete in ascolto anche delle vostre sensazioni ed emozioni di genitori. Se sentite che una soluzione non fa per voi non sentitevi in dovere di metterla in atto solo perché vi hanno detto che “si fa così”. Cercate la modalità che in questo momento va bene per voi.

I genitori sbagliano e possono rimediare ai propri errori
Ce ne dimentichiamo troppo spesso. Noi genitori siamo umani e come tutti commettiamo degli errori, anche se spesso in buona fede. La buona notizia è che nessuna nostra decisione educativa è presa una volta per tutte. Abbiamo la facoltà di renderci conto di aver fatto una scelta sbagliata e di porvi rimedio. Ai nostri bambini non serve avere dei modelli perfetti con i quali confrontarsi, ma adulti in grado di riconoscere i propri errori, di chiedere scusa e di provare a porvi rimedio.

Evviva la condivisione e il buon senso
Infine, cara Monica, ecco l’unica certezza in questo momento di vita che appare caotico e senza punti fermi. Non dimenticate di essere in due! Due genitori, che si ritrovano a dover fare ogni momento delle piccole scelte senza sapere se sarà la cosa giusta. Scegliete insieme e usate come parametro di giudizio il buon senso, consapevoli che all’inizio vi muoverete “per prove ed errori” e che dovrete essere flessibili. Rimanete in ascolto l’uno dell’altra e insieme del vostro piccolo Francesco. Piano piano scoprirete cosa “funziona” per voi, e il vostro mondo ritornerà gradualmente ad essere più ordinato e prevedibile.

Lucia Riva e Elisabetta Vitali

Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru  – www.consulenzapedagogicakoru.it

Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it

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