Riceviamo e pubblichiamo:
LETTERA APERTA
Il primo problema che abbiamo, dopo la vittoria dei referendum, è quello di bloccare le manovre che anche nella provincia di Lecco si sono già messe in campo per riproporre in modo strisciante una possibile privatizzazione.
Bisogna assolutamente evitare che ci siano delle derive, favorite anche dalla Legge Regionale della Lombardia, come quella chiaramente indicata nell’assemblea dei soci di “Lario Reti Holding” che si è tenuta martedì 21 giugno 2011, per la creazione di una nuova unità economica (spin-off).
La creazione di società di scopo consente apertura alla liberalizzazione e privatizzazioni. Eventuali processi di fusione con terze parti o cessioni di partecipazioni sono sostenibili solo attraverso soggetti giuridici.
Questo è scritto nel documento presentato ai Sindaci nell’assemblea succitata !
E quindi, la proposta di spin-off avanzata da Lario Rerti Holding è, secondo noi, tutto un programma politicista che tende a truccare le carte per lasciare la porta aperta a possibili entrate in gioco da parte dei privati.
dopo i referendum non si possono e non si devono riaprire le finestre ai privati, a cui 27milioni di italiani hanno chiuso la porta
Noi proponiamo:
– di rispettare appieno la volontà popolare espressa con i due referendum sull’acqua
– alla luce del fatto che uno dei due referendum ha cancellato la remunerazione del capitale investito sulla determinazione della tariffa, l’immediata esigenza di rivedere al ribasso del 7% le tariffe dell’acqua. La riduzione della tariffa, dopo il referendum, ha forza di legge e, se non verrà fatta, intraprenderemo un Class Action
– di utilizzare i dividendi (2 milioni) per i cittadini in trasparente sofferenza che non riescono a pagare le bollette. L’utile realizzato da “Lario Reti Holding” è frutto di quanto pagato dai cittadini e, in primo luogo,quindi, deve tornare ai cittadini meno abbienti
– il mantenimento del piano di investimenti in precedenza approvato
– la creazione di “COMITATI DI SORVEGLIANZA” formati da cittadini utenti, da rappresentanti dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori e movimenti del settore “a tutela dei beni comuni” con il compito di controllo dei bilanci e delle attività dei Consigli di Amministrazione di tutte le aziende e consorzi pubblici del settore “beni comuni” dotati di reali possibilità di dialogo e di proposta nei confronti degli stessi Consigli di Amministrazione.
Rifondazione Comunista Lecco
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COMUNICATO STAMPA | CASO IDROLARIO
Verso un nuovo CdA
Si è svolta giovedì 30 giugno 2011, l’Assemblea di Idrolario sotto la guida del Presidente Ermanno Buzzi.
Il Partito Democratico nelle ultime settimane ha presentato al CdA i problemi della Società proponendo un rinnovo del Consiglio al fine di rispondere con maggiore professionalità alla nuova mission di Idrolario.
I Sindaci vicini al Partito Democratico giovedì 30 hanno votato il bilancio e approvato altri importanti punti all’Ordine del giorno. Gli altri Sindaci sono andati in ordine sparso con quelli della Lega che non hanno rinunciato a fare dei distinguo alla ricerca di un ruolo che vuole essere, nello stesso tempo, di lotta e di governo.
“Se ieri sera è stato approvato il bilancio questo è merito dei comuni di centrosinistra” precisa con fermezza Gian Mario Fragomeli, Sindaco di Cassago Brianza “i quali hanno con responsabilità valutato positivamente quanto fatto, ma che ora rivendicano l’esigenza di un nuovo CdA più adatto ai nuovi compiti di Idrolario nella prospettiva di un servizio idrico integrato. Noi non abbiamo nomi e ci teniamo a precisare che quello che ci interessa è l’inserimento nel CdA di figure professionali capaci e all’altezza della nuova mission”.
“La riunione di giovedì sera” precisa Paolo Strina, Sindaco di Osnago “ha rappresentato l’occasione formale per richiedere la remissione del mandato da parte del Consiglio di Amministrazione che vede assente un consigliere già dimissionario da tempo. È importante sottolineare che il CdA, così come è composto oggi, manca delle necessarie capacità per rispondere ai nuovi obiettivi della Società”.
Anche il Sindaco di Lecco Virginio Brivio ha partecipato all’Assemblea. “Non abbiamo sfiduciato il Consiglio, ma abbiamo chiesto di rimettere il mandato” sottolinea Brivio “Non si può non tenere conto delle nuove competenze di Idrolario che dovrà non solo occuparsi degli investimenti, ma anche della gestione ordinaria dei servizi, come la manutenzione o l’emissione delle bollette. Sono richieste competenze diverse da quelle proprie dell’attuale Consiglio”.
Il Segretario del PD, Ercole Redaelli, esprime la propria soddisfazione per la serietà e la compattezza dimostrata dai Sindaci che fanno riferimento al partito. “Stiamo predisponendo gli strumenti che ci consentiranno di adeguare il servizio idrico della nostra provincia alle chiare indicazioni referendarie”.
PD Provincia di Lecco