LECCO – Nella Giornata Internazionale sui diritti dell’infanzia, la città di Lecco ha consegnato le prime cittadinanze civiche ai bimbi nati in Italia e figli di genitori stranieri che risiedono nel capoluogo.
Ben 200 attestati e costituzioni italiane, per altrettanti bambini, conferite al termine di una cerimonia festosa, con il tricolore sventolato dai più piccoli ad unire tutti, senza distinzioni per il colore della pelle o dai diversi Paesi di provenienza.
“E’ un momento di festa che l’Amministrazione comunale ha voluto promuovere insieme a tutti voi e a tutte quelle persone che si sono prodigate per giungere a questo giorno” ha esordito l’assessore comunale Francesca Bonacina che ha ricordato tutti i passi fatti dalla politica lecchese nei mesi scorsi per arrivare ad approvare il provvedimento.
Determinante la spinta del Comitato Noi Tutti Migranti, che ha sollecitato il Comune a percorrere questo cammino, e dei consiglieri comunali Raffaella Cerrato, Viviana Parisi, Salvatore Rizzolino e Irene Riva del PD, presenti giovedì pomeriggio nella sala conferenze del Centro sociale di Germanedo dove si è svolta la cerimonia, allietata dai momenti musicali del coro della scuola media Stoppani.
Come ricordato dal sindaco Brivio, il 20 novembre si celebra la convenzione dell’Onu sui diritti dell’infanzia che oggi compie 25 anni. “Una giornata che deve alzare l’attenzione nei confronti dei bimbi, che spesso si ritiene scontata. Ma per la prima volta, oggi, Lecco consegna la cittadinanza civica che non ha effetti concreti ma ha un valore importante: a questi minori diciamo di considerarli al pari degli altri bambini che hanno la cittadinanza italiana e che lo faremo nelle attività quotidiane che il Comune deve garantire”
“Essere cittadini lecchesi a tutti gli effetti, questo avviene con questa cittadinanza civica– ha proseguito il sindaco – Ci auguriamo che, grazie a questa e ad altre iniziative simili in tutta Italia, il legislatore acceleri le decisioni sul tema della cittadinanza. La cittadinanza civica è un pezzettino di una strada più lunga, ma se non iniziamo da qui non arriveremo mai in fondo a questo percorso”.
Duecento le domande arrivate al Comune da famiglie desiderose di ricevere la cittadinanza civica per i propri bimbi, le cui età sono le più svariate e alcuni dei quali ancora neonati: 110 i bimbi fino a cinque anni, dei quali 53 maschietti e 57 femminucce, 61 sono invece quelli di età tra i sei e i dieci anni, dei quali 30 maschi e 31 femmine, infine 25 bimbi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, di cui 9 maschi e 16 femmine.
“Questi bambini sono italiani, sono nati qui, ma per diventare davvero italiani devono compiere un percorso, tutti insieme – ha sottolineato Roberta Galli, referente dell’Unicef di Lecco – Occorre iniziare dalle scuole, dalle famiglie e dalle istituzioni. Si dice che per educare un bambino occorre un villaggio e credo che questo villaggio, qui, oggi c’è”.
Soddisfatto anche il Comitato Noi Tutti Migranti: “Sappiamo cosa significa per voi crescere, frequentare la scuola insieme ai vostri coetanei e sentirvi diversi – ha spiegato Serena Piva, in rappresentanza del comitato – Una differenza che non permette di essere riconosciuti pienamente italiani come invece sapete di essere. Con la cittadinanza civica, il Comune di Lecco dice di considerarvi uguali a tutti gli altri”.

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