LECCO – 50 anni di onorato lavoro dietro al banco di un alimentari, prima con papà Angelo, poi con il fratello Fulvio e successivamente, con la chiusura del negozio di famiglia, accanto a Marco Berera titolare dell’alimentari di Malavedo (ex cooperativa) nonchè amico. Ennio Villa, classe 1952, sabato ha salutato tutti prima di iniziare a godersi la meritata pensione.
Si è congedato dal lavoro con il sorriso di sempre che non gli è mai mancato in questo mezzo secolo di lavoro e di vita e siamo sicuri che quello non andrà in pensione…
“La cortesia prima di tutto e l’onesta”, ci confessa. Ed è questo il segreto tramandato dal padre che ha portalo “L’Ennio”, come lo chiamano in molti qui, ad essere ben voluto da tutti… “soprattutto dalle sue donne”, aggiunge in sottofondo, ridendo, il titolare Berera. Del resto, non si può dire che di donne Ennio non se ne intenda, lui che con la moglie Gabriella Corti ne ha cresciute non una, non due, bensì tre: Francesca, Anna e Laura.
La passione per questo lavoro nasce più per cause di forze maggiori che per caso. Il papà Angelo nel 1945 apre al civico 37 di via Arrigoni a Rancio un negozio di alimentari, quando è il momento di iniziare a rimboccarsi la maniche Ennio decide di stare col padre, fianco a fianco portano avanti l’attività. Sul finire degli Anni ’70 subentra il fratello Fulvio e insieme approdano nel nuovo millennio e cinque anni più tardi con il pensionamento di Fulvio, Ennio decide di abbassare le serrande. Ma la sua esperienza e le sue capacità gli permettono di trovare lo stesso lavoro poco distante, a Malavedo nella storica cooperativa, ora ex. E’ il 2005 ed Ennio viene così assunto da Marco Berera che gli affida il bancone… “A dire il vero con la carne quando sono arrivato non avevo una grande dimestichezza e mi sono dovuto arrangiare rubando un po’ il lavoro alla persona che per un certo periodo mi ha affiancato e poi mettendoci del mio”. Ma ad Ennio abilità e voglia di fare non mancano diventando a 53 anni un macellaio di tutto rispetto.
Del suo lavoro Ennio non ha dubbi: “Mi ha dato molto sotto il profilo umano ed è la cosa che più mi piace”, mai un ripensamento, mai un dubbio: “In 50 anni non ho mai pensato di cambiare, questo sentivo che era il mio lavoro. La fortuna poi è stata anche quella di trovare colleghi meravigliosi e che devo ringraziare: Elena Valsecchi, Gabriella Bellavitti, Bruno Previtali e, ovviamente Marco, boss ma anche amico”.
E ora? “Adess me vedarà” (adesso vedremo, ndr), risponde in rigoroso dialetto lecchese con l’immancabile sorriso “di sicuro lunedì la sveglia non suona, anche se, come sempre mi sveglierò. Per il resto ho intenzione di rispolverare la bicicletta, non mancherà qualche passeggiata al San Martino e poi… poi ci sono 6 nipoti”.
Intanto sabato, all’alimentati A&O di Malavedo non è mancato un brindisi con colleghi e clienti “che devo ringraziare – conclude Ennio – per l’ottimo rapporto che abbiamo avuto in tutti questi anni”.