Risparmio energetico: a Lecco il Comune investe 40 mila euro

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Ezio Venturini
L'assessore Ezio Venturini
L’assessore Ezio Venturini

LECCO – L’ufficio Ambiente del Comune di Lecco da tempo impegnato sul fronte della promozione dell’efficienza energetica, del risparmio e dell’uso di fonti rinnovabili ha predisposto nei mesi scorsi la Proposta di Delibera di Consiglio per la sottoscrizione del Patto dei Sindaci, derivante dal documento promosso dalla Commissione Europea nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale, con lo scopo di impegnarsi in iniziative per ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 20% entro l’anno 2020.

Per tale motivo sono stati richiesti nel bilancio comunale di Lecco 40.000 euro al fine di poter disporre delle risorse economiche necessarie per affidare, l’incarico per: la predisposizione dell’IBE (Inventario base delle emissioni di CO2),  la redazione del Piano d’Azione per la Sostenibilità Ambientale (PAES) che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione , che dovrà essere predisposto entro un anno dalla ratifica del Patto dei Sindaci ; la diagnosi energetica di alcuni edifici pubblici privilegiando le scuole, come previsto dalla normativa vigente per individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi –benefici.

“Questo è solo l’inizio di un percorso in tema di risparmio energetico ed economico che ci porterà ad adottare misure concrete partendo dagli edifici scolastici e dall’illuminazione pubblica come previsto dalla normativa vigente – spiega l’assessore Ezio Venturini  –  Chiaramente per rendere possibile il raggiungimento di questo obiettivo si dovrà individuare un Gruppo di lavoro trasversale intersettoriale che coinvolga i vari settori/servizi del Comune di Lecco”.

Sulla progetto dell’Energy Manager (E.M.), uno dei soggetti potenzialmente interessati, in Italia, alla certificazione come Esperto in Gestione dell’Energia (E.G.E.), progetto lanciato a febbraio in commissione dall’assessore Corrado Valsecchi, Venturini spiega:

“Sarebbe auspicabile, alla luce della più recente normativa, che un E. M., consulente esterno, sia un E.G.E., in possesso dei requisiti previsti dalla norma UNI CEI 11339, poiché in grado di incidere anche sulle scelte che dovrà affrontare la pubblica amministrazione”.