Le spara in testa, poi si difende: Credevo fosse un colpo a salve

    Tempo di lettura: < 1 minuto

    Il fatto è accaduto nelle prime ore di martedì, a Garlate. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un assurdo gioco finito male o se invece si sia alle prese con un tentato omicidio o altro. Quel che è certo è che Mattia Nannavecchia, 38 anni, nata in Puglia ad Ostuni, è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Manzoni di Lecco dopo essere stata ferita alla testa da un colpo di pistola che le avrebbe sparato un amico (forse il compagno), di origini albanesi.

    Il colpo, sparato da distanza ravvicinata, sarebbe entrato frontalmente, conficcandosi nel cranio senza uccidere la donna.

    La signora è residente a Lecco; è stata operata in mattinata per l’asportazione del proiettile. Nonostante una pallottola in piena testa la vittima pare non abbia mai perso conoscenza. ”Credevo fosse un colpo a salve” si è difeso il 33enne, che ha vari precedenti penali (per furto e stupefacenti). L’uomo è stato tratto in arresto per detenzione illegale d’arma.

    Sull’incredibile episodio stanno indagando i carabinieri di Merate con i colleghi della stazione di Olginate.