Buona partecipazione anche da parte dei sindacati lecchesi
“Regione valorizzi la rete territoriale della medicina”. Il 23 terzo e ultimo presidio dedicato agli Ospedali
LECCO – Anche i sindacati lecchesi sono scesi in piazza questa mattina, venerdì, per il secondo presidio sulla sanità organizzato fuori dal Palazzo di Regione Lombardia. Il tema di oggi è stato il territorio, “grande assente di questa emergenza sanitaria” come spiegato dai rappresentanti delle sigle sindacali.
“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Catello Tramparulo, Segretario Generale Fp Cgil Lecco – c’è stata tanta partecipazione anche da Lecco, nel pieno rispetto delle regole di distanziamento sociale. La pandemia, è evidente, ha scoperchiato una sorta di vaso di Pandora sulla sanità lombarda. Oggi abbiamo voluto mettere in luce il grande tema del territorio. In questa seconda fase siamo convinti che la valorizzazione dei servizi territoriali, attraverso le ‘sentinelle’, quali i medici di medicina generale, deve poter prevenire situazioni di contagio e di disagio. Proprio per l’assenza dei servizi territoriali le Asst sono diventate loro stesse focolaio dell’epidemia, quanto è accaduto a Lecco è significativo – ha continuato Tramparulo – se la rete territoriale avesse funzionato avremmo avuto una situazione diversa e meno problematica”.
“La medicina del territorio dovrà diventare centrale nelle discussioni con la Regione, discussioni che ci auspichiamo essere collaborative e non polemiche per rinfacciarsi le colpe – ha aggiunto Giuseppina Cogliardi, Segretario Generale Sindacato Pensionati Italiani (Spi) Cgil Lecco – l’epidemia di Covid ha evidenziato alcune debolezze del Sistema Sanitario Lombardo, la nostra preoccupazione è anche per il futuro: non vogliamo trovarci impreparati nel caso di una seconda ondata. Un altro tema che ci preme è quello relativo alle liste di attesa, sempre più lunghe, con sempre più persone che non riescono a curarsi. Vogliamo capire che decisioni si prenderanno in questo senso” ha concluso.
“Con il presidio di oggi – ha detto Massimo Coppia, Segretario Responsabile Sanità Pubblica della Uil Fpl del Lario Como/Lecco – abbiamo voluto richiamare Regione Lombardia alle sue responsabilità verso i cittadini. Non siamo contenti dell’evoluzione della situazione sanitaria, la riforma 23 del sistema sociosanitario lombardo, che quest’anno compie 5 anni, ha portato ad un ‘involuzione’ del territorio più che a una sua evoluzione, interi settori sono rimasti scoperti. A ciò si aggiunge l’inadeguatezza, che stiamo denunciando da mesi, di avere un’Ats unica per due capoluoghi come Monza Brianza e Lecco: è un territorio troppo vasto e mi sembra che le difficoltà siano bene emerse nella gestione dei contagi e dell’epidemia” ha concluso Coppia.
I sindacati scenderanno di nuovo in piazza il prossimo 23 giugno, data del terzo e ultimo presidio, dove si discuterà della rete ospedaliera lombarda.