Lamberto Bodega: restiamo leghisti dentro, ma…

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LECCO – Lamberto Bodega fa chiarezza sulla posizione del nuovo Gruppo d’Azione per la Rinascita, fondato in consiglio comunale con Pierino Locatelli, dopo essersi dimesso dal gruppo conisliare della Lega. «Resto attaccato agli ideali della Lega – spiega il fratello del senatore Lorenzo Bodega – ma volevamo fare politica senza essere legati ai diktat del partito. Fare politica in un partito è una cosa, mentre amministrare una città è un’altra.»

Insomma sembra l’embrione di una lista civica: «Noi vogliamo solo puntare alla buona amministrazione della città, indipendentemente dalle scelte di ideologia. Penso che certe volte il consiglio comunale sia andato un po’ oltre, e la questione della targa è un esempio. La frase in fondo alla targa ( l’offerta della loro vita sia di monito contro ogni risorgere dell’odio fratricida, n.d.r.) non mi sembra che possa essere considerata apologia del fascismo, e il luogo in cui è collocata non è neppure troppo in vista, eppure ci abbiamo dedicato due consigli comunali. Ma i problemi della città sono ben altri, come il tribunale e i costi che il Comune dovrà ancora sopportare, per un’opera dello stato.»

Un’opera fortemente voluta dall’allora ministro della giustizia Roberto Castelli, l’altro esponente di spicco della lega lecchese, i cui rapporti con i Bodega sono, da sempre, un po’ “freddi” «Certo, anche le questioni personali hanno influito sulla nostra scelta di lasciare il movimento», chiosa il neo capogruppo del Gruppo d’Azione per la Rinascita.