S-blocco dei licenziamenti, anche i sindacati lecchesi in piazza

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Cgil, Cisl e Uil da Lecco alla manifestazione unitaria a Torino

Sblocco dei licenziamenti, sicurezza, riforma previdenziale e fiscale, il PNRR sono alcuni dei temi al centro

LECCO โ€“ Ci saranno anche i delegati lecchesi di Cgil, Cisl e Uil alla manifestazione di Torino, una delle tre iniziative (insieme a quelle di Firenze e Bari) che sabato vedranno i sindacati confederali uniti nel chiedere un cambiamento alle politiche sociali ed economiche del Paese, soprattutto in questa fase delicata di ripartenza dopo l’emergenza Covid.

Saranno centocinquanta i rappresentati, tra sindacalisti e lavoratori, della provincia di Lecco, che parteciperanno alla manifestazione, un gruppo contenuto di persone nel rispetto delle previsioni partecipative degli organizzatori, in modo da garantire le misure anti-Covid. โ€œNon abbiamo faticato a trovare partecipanti, c’รจ una grande voglia di riprendersi le piazze e dire quello che si pensa – ha sottolineato il segretario generale della Cgil di Lecco, Diego Riva โ€“ c’รจ necessitร  la necessitร  di un cambio di passo, di riforme immediate ed altre graduali, le scelte di oggi ridisegneranno il futuroโ€

Diego Riva, segretario della Cgil di Lecco

A tenere banco รจ soprattutto la fine del blocco dei licenziamenti che potrebbe scattare giร  dal 1 luglio: โ€œA Lecco non temiamo scenari catastrofici ma in tutta Italia rischiano di perdere il lavoro 600 mila personeโ€ ha sottolineato Riva.

โ€œIn mille hanno perso il loro impiego nel 2020 sul nostro territorio – ha ricordato Mirco Scaccabarozzi, segretario generale della Cisl Monza Lecco – come sindacati guardiamo all’intero sistema Paese. Lo sblocco dei licenziamenti rischia di fare da innesco alla crisi sociale, dopo quella sanitaria ed economicaโ€.

Mirco Scaccabarozzi, segretario Cisl Monza Lecco

Anche per questo โ€œabbiamo chiesto di posticipare lo sblocco al 31 ottobre, quando sapremo se la pandemia sarร  effettivamente alle spalle โ€“ ha aggiunto Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario – se ripresa sta avvenendo in alcuni settori economici, per altri non รจ cosรฌ e molte sono le attivitร  che ancora rischiano di non riaprire. Ad aprile erano 2500 i lavoratori in cassa integrazione nell’area lariana e sono quelli che rischiano di piรนโ€.

Nuovi disoccupati che potrebbe faticare a ricollocarsi sul mercato, non avendo abbastanza competenze, oppure, se prossimi alla pensione, finire nel limbo degli esodati con la riattivazione della Legge Fornero a partire da gennaio.

Salvatore Monteduro, segretario Uil del Lario

Per questo i sindacati chiedono investimenti in formazione ma anche una riforma previdenziale che fermi l’orologio pensionistico a 41 anni di contributi o 62 anni d’etร  anagrafica, con un rafforzamento della previdenza complementare. C’รจ il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro perchรฉ โ€œnon possiamo permetterci altre vittimeโ€ ha sottolineato Monteduro, quella della riforma fiscale e dell’evasione fiscale (107 miliardi ogni anno) e della riforma degli ammortizzatori sociali.

Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza รจ inevitabilmente al centro della manifestazione di sabato. โ€œUn piano diviso in sei missioni, per il quale siamo d’accordo sui titoli ma all’interno vi sono 190 progetti con molti limiti โ€“ ha sottolineato Riva della Cgil – Rivendichiamo un confronto preventivo, vogliamo che si discuta anche con noi prima che il piano arrivi in Parlamentoโ€.