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Quali sono gli indicatori a cui fare riferimento?

RUBRICA – C’è chi pratica un’attività sportiva per semplice passione e per la gratificazione che si ottiene “sentendo lavorare il proprio corpo”, oppure chi si allena per la salute e il benessere fisico; altri ancora, mirano solo a un miglioramento estetico della propria forma fisica o a correggere alcuni difetti posturali, e molti altri potrebbero essere i riferimenti, alle diverse motivazioni, per le quali decidiamo di fare movimento.

Innanzitutto però è necessario essere consapevoli del fatto che impegnarsi in una attività sportiva in modo serio e continuativo non sia una decisione banale: implica assumersi un impegno e una responsabilità, mettersi in gioco, fare una scelta nel modo di impiegare il proprio tempo.

È scientificamente provato che la pratica sportiva comporti, se esercitata in modo serio ed equilibrato, sia un miglioramento dal punto di vista estetico, sia benefici per la salute fisica e mentale. Le linee guida dell’ACSM (The American College of Sports Medicine) infatti raccomandano ad un soggetto adulto di praticare almeno 150 minuti di attività fisica ad intensità moderata a settimana. È consigliato suddividere questo tempo, allenando 2-3 volte i grandi gruppi muscolari e, con la stessa frequenza, svolgendo esercizi di stretching e di  mobilità articolare.

Praticare attività sportiva, assume un’importanza notevole anche pensando al futuro, in quanto uno  svolgimento costante, diminuisce la possibilità di andare incontro a sarcopenia (riduzione della massa muscolare), ritarda l’insorgenza dell’osteoporosi e migliora la capacità di equilibrio e coordinazione riducendo i rischi di cadute, realtà frequenti con l’avanzare degli anni, e aumenta l’aspettativa e la qualità di vita.

Una volta presa consapevolezza che ogni pratica sportiva richiede un certo impegno, sia a livello fisico che di utilizzo del proprio tempo, è chiaro che, qualsiasi attività si decida di intraprendere, l’importante è che vengano appagati anche i propri desideri e si provi, oltre alla fatica, anche una certa gratificazione e piacere durante e dopo l’allenamento.

 

Lavorare in gruppo o allenarsi in modo individuale?

Entrambe le scelte aprono a diverse possibilità.

Praticare attività fisica di gruppo può anche costituire un mezzo per favorire nuove relazioni e per consolidare i rapporti già preesistenti. L’allenarsi insieme è una realtà stimolante, sprona a non mollare e a dedicarsi a lavorare con tutto se stessi, per il raggiungimento della meta prefissata.

Può essere visto anche come strumento per incoraggiare la socializzazione, come un modo per confrontarsi e condividere qualcosa di bello con qualcuno che abbia gli stessi interessi.

Si può intendere come pratica sportiva di gruppo sia un allenamento o uno sport con la presenza di più persone che anche solo esercitare un’attività a due.

La pratica sportiva individuale è invece strettamente legata al singolo, definisce il carattere, è determinata dalla forza di volontà, è spesso legata a un impegno e una costanza notevoli, per il raggiungimento di traguardi performanti o individuali.

Un secondo interrogativo, che può essere utile per scegliere la pratica sportiva più adatta a ciascuna persona è capire a cosa miriamo, quale sia l’obiettivo.

C’è chi pratica sport per conoscere il mondo, per esplorare nuovi paesaggi e ammirare panorami suggestivi immersi nella natura, in questo caso trekking, bicicletta o anche la corsa possono costituire una buona opzione.

Altri hanno l’esigenza di utilizzare la pratica sportiva come aiuto per conoscere meglio se stessi,

le proprie potenzialità, per comprendere e superare limiti, provare il brivido della sfida con se stessi e le possibilità del proprio fisico, in questo caso si può far cadere la scelta su sport agonistici.

 

Qualunque sia l’opzione su cui fare cadere la propria scelta, ci sono alcuni elementi da tenere sempre ben presenti:

  • farsi assistere il più possibile da professionisti che abbiano le competenze necessarie per un allenamento adeguato alle capacità di ognuno.
  • avere la consapevolezza che il raggiungimento di qualsiasi obiettivo è frutto di un lavoro costante e progressivo e non esistono risultati immediati o miracolosi.
  • prendere coscienza dei propri limiti fisici e psicologici e non richiedere a se stessi mete impraticabili.
  • non guardare mai ai risultati degli altri: ogni persona è differente per fisico, età e storia e i traguardi sono sempre personali e devono in ogni caso essere ritagliati a partire dalle potenzialità e dai limiti di ciascuno.

Lo Sport e l’attività fisica in generale, rappresentano una grande risorsa sotto molteplici aspetti, ma ricordiamoci di praticarle sempre con  responsabilità e consapevolezza.

Prof. Marco Brusadelli
Dottore in Scienze motorie e sportive – Massoterapista – Life Coach
www.marcobrusadelli.it
Riceve per appuntamento presso:
Centro fitness Fitup, Via Risorgimento 57 – Lecco
T. +39 3394935212
email: info@marcobrusadelli.it

 

 

 

 

 


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