La parete inaugurata oggi, venerdì 2 dicembre, al Campus lecchese
“Puntiamo a far diventare Lecco un esempio virtuoso in cui possano convivere studio, ricerca e vita all’aria aperta”
LECCO – Lo sport incontra la ricerca: l’inaugurazione quest’oggi, venerdì 2 dicembre, della nuova parete di arrampicata al Politecnico di Lecco, va al di là della proposta di fornire uno strumento per consentire agli studenti di approcciarsi alla disciplina, che negli ultimi tempi sta suscitando un interesse crescente da parte del grande pubblico, tanto da far nascere ovunque impianti sportivi dedicati, sempre più grossi e funzionali, soprattutto in Lombardia. Diventerà innanzitutto una palestra di allenamento per Beatrice Colli, atleta lecchese già campionessa mondiale giovanile nella specialità Speed, ma anche un campo d’applicazione per il progetto Human Performance Laboratory, che si propone di indagare le performance degli atleti.
Un laboratorio, quest’ultimo, sviluppato grazie al supporto di Regione Lombardia e in particolar modo di Antonio Rossi, sottosegretario regionale allo Sport, presente alla cerimonia d’inaugurazione che ha preso il via nel pomeriggio all’interno dell’edificio 10 – aula A0.1, come spiega Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco: “Ha sempre creduto in noi e ci ha consentito di portare avanti il percorso intrapreso, sfociato nella realizzazione di questa parete che, trovandosi al Politecnico, non poteva essere semplicemente un luogo di allenamento per Beatrice e un’installazione ludica per i nostri studenti. Dall’incontro con i Ragni di Lecco è nata anche la volontà di farli approcciare nel modo giusto al mondo dell’arrampicata, che all’apparenza sembra uno sport semplice, ma in realtà richiede competenza, rigore e capacità”.
A prendere parola, subito dopo le dichiarazioni di Grecchi, è proprio Antonio Rossi, che sottolinea la grande collaborazione costruita tra Regione Lombardia e Politecnico: “Sono contento perché qui a Lecco trovo sempre persone che capiscono cosa significhi fare sport, attività fisica e mentale che ritengo estremamente importante per i valori che è in grado di trasmettere. Il mio modello di società ideale è quello anglosassone, in cui lo sport assume un ruolo rilevante all’interno di scuole e università. Un paradigma che ha avuto modo di svilupparsi soprattutto dopo le Olimpiadi di Londra del 2012 e che auspico possa investire anche il nostro territorio dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Nel 2024 inoltre la città di Lecco ospiterà l’Euromeet, evento europeo dedicato agli sport outdoor, la cui presentazione ha avuto luogo proprio oggi. A Beatrice dico di divertirsi con questa nuova parete e le auguro un forte in bocca al lupo”.
L’atleta lecchese già ad agosto ha svolto diversi allenamenti sull’installazione, essendo stata validata nel mese di maggio, e lei stessa sarà parte integrante della ricerca portata avanti dal laboratorio Human Performance Laboratory, di cui Marco Tarabini è uno dei responsabili scientifici: “Si tratta di un progetto inaugurato quest’anno, facente parte dell’ambito laboratoriale più ampio di E⁴SPORT, finanziato da Regione Lombardia, che al suo interno racchiude competenze in grado di lavorare in maniera sinergica su quattro temi specifici: atleta, attrezzatura, ambiente, società sportive. Le attività che proponiamo hanno suscitato l’interesse dei Ragni di Lecco, tanto che abbiamo avviato progetti pilota sul territorio coinvolgendo, oltre a loro, altre realtà come Sci Club Lecco, AS Padernese e Canottieri Lecco. In particolare, i Ragni hanno richiesto una parete di arrampicata realizzata grazie al contribuito di tre sponsor quali CAMP, Decathlon e MAS Consulting”.
Una parete che avrà svariati utilizzi sia a livello sportivo, in quanto impiegata da Beatrice Colli e dai Ragni di Lecco per allenarsi; sia in termini di ricerca scientifica volta a indagare e caratterizzare la performance dell’atleta nell’arrampicata sportiva tramite l’uso di sensori indossabili, analisi biomeccaniche e comparative, fotocellule sulla parete, attuando così una raccolta dati su applicazioni specifiche; sia infine come contesto di avvicinamento per gli studenti all’arrampicata. “Puntiamo a far diventare Lecco un esempio virtuoso in cui possano convivere studio, ricerca e vita all’aria aperta – prosegue Tarabini – portando avanti questo progetto sfidante dal punto di vista scientifico, sperando anche di aiutare Beatrice a raggiungere i suoi obiettivi”.
Ed è proprio Colli, ormai al termine dell’inaugurazione, a ribadire quanto Human Performance Laboratory possa darle una mano nel miglioramento delle sue prestazioni: “Ringrazio per aver investito su di me con questo progetto. Essere parte integrante della ricerca mi consentirà di migliorare alcuni movimenti tecnici che non sempre mi vengono alla perfezione, e spesso non riesco a capire il perché. Certo, a volte gli strumenti di misurazione sono un po’ scomodi, ma stanno dando i loro frutti”. Presenti all’inaugurazione Andrea Balossi, Direttore di Decathlon Lecco e Matteo Alberti, Presidente di MAS Consulting, i quali hanno confermato l’entusiasmo per avere aderito a un’iniziativa che offre la possibilità di condurre a Lecco ricerca scientifica di eccellenza abbinata a un tema tanto importante come quello dello sport.
Niente taglio del nastro e dimostrazione sulla parete da parte di Beatrice: il freddo pungente ha fatto desistere soprattutto per il timore di possibili contratture o strappi, anche se in tanti non hanno resistito alla curiosità di dare uno sguardo alla parete e di farsi immortalare nel gesto di arrampicarvi.