Noi siamo quello che mangiamo (Feuerbach).
Ma in fondo quanto sappiamo veramente sulla composizione degli alimenti nella nostra dieta?
L’epoca in cui viviamo è dominata dalla tecnologia, e il cibo non fa eccezione. Elaborato con diverse tecnologie industriali, trattato con sostanze chimiche, modificato geneticamente, trasformato con l’aggiunta dei profumi artificiali, trattato ulteriormente con conservanti, presentato in confezioni che ispirano fiducia su disegno di abili esperti in marketing, spesso con parole tipo “sapori veri”, “natura” messi bene in vista, è pronto, a questo punto, per essere acquistato e portato sulle nostre tavole.
Se possiamo ipotizzare che quel “vecchio adagio” abbia valore universale, anche il nostro cane sarà quello che mangia, ossia quello che gli daremo da mangiare, e in questa complessa situazione, dove è ancora più difficile sapere con certezza che cosa può finire nelle ciotole dei nostri animali, la scelta dell’alimentazione per il nostro cane sembra essere davvero problematica. Come orientarsi nella giungla dalle informazioni ambigue o contrastanti? Come scegliere il meglio per lui?
Esistono fondamentalmente due correnti di pensiero: chi cucina per il proprio cane e chi si affida a cibi pronti.
Parlando di cibi pronti, e dato che le informazioni sulla biodisponibilità dei nutrienti e sulle conseguenze dei processi industriali a cui vengono sottoposti gli ingredienti sono difficili da reperire, è importante poter dare almeno la valutazione dei vari alimenti sulla base delle informazioni disponibili, forniti dal fabbricante.
Le modalità di cui disponiamo per scegliere un prodotto piuttosto che un altro sono fondamentalmente due: la marca e l’etichetta.
La marca, è un indice relativo, in quanto molte aziende importanti nel settore degli alimenti per animali domestici sono filiali di multinazionali gigantesche. L’importanza del marchio è un luogo comune che non sempre rispecchia serietà nella produzione, infatti, molte volte possiamo leggere sui prodotti ritirati dagli scaffali, in quanto contaminati da Salmonella, oppure prodotti che, al livello internazionale, hanno causato morte a diverse migliaia di animali domestici. Tra i componenti dei prodotti alimentari in questione è stata infatti individuata la melamina, sostanza chimica utilizzata nelle plastiche.
Quanto all’etichetta: non ne esiste una tanto grande da contenere anche solo la metà di quello che dovremmo sapere.
Un problema di fondo è che i proprietari di cani sono attratti dai messaggi pubblicitari e dai consigli, non sempre obiettivi, di rivenditori degli alimenti. Sebbene i consumatori di oggi siano molto più informati ed attenti agli ingredienti impiegati negli alimenti per cani, non tutti sono consapevoli di cosa comprano. Quello che la maggior parte dei consumatori non sa, è che le industrie produttrici del cibo per animali, sono una zona periferica delle industrie che producono cibi per consumo umano, in quanto utilizzano prodotti scartati dalle linee di prodotti alimentari, non idonee nemmeno al consumo umano.
Nel 2009, il Parlamento europeo ha stabilito nuove norme sulla produzione e sull’etichettatura dei mangimi animali, entrate in vigore il 1 settembre 2010. L’elenco delle materie prime vietate per la produzione dell’alimentazione animale, indicato nell’allegato a questo regolamento, apre le porte all’immaginazione, ma anche alle ipotesi più difficilmente immaginabili. E’ quindi fondamentale che il momento degli acquisti non diventi una tappa di routine, ma sia una ricerca di alimenti di qualità.
Leggere attentamente le etichette diventa importante, poniamo quindi particolare attenzione alle fonti proteiche (evitando derivati e sotto-prodotti), ai tenori analitici, alle percentuali di proteine, grassi, ecc, ma soprattutto alle ceneri. Verifichiamo gli additivi scegliendo solo quelli naturali. Evitiamo cibi con coloranti. Diamo preferenza ai produttori che dichiarano di NON utilizzare conservanti artificiali, ricordando che il produttore ha tutto l’interesse ad evidenziare le proprietà di rilievo. Verifichiamo presenza di integratori vitaminici e controlliamo la provenienza/luogo produzione.
Il cibo di qualità scadente, assunto per un lungo periodo, renderà il cane più vulnerabile alle malattie. I cani sono simili agli umani nei termini di esigenze nutrizionali di qualità, per cui è importante fornire loro cibo sano e nutriente. Secondo molti veterinari, diversi problemi di salute degli animali del tipo reazioni allergiche, disordini digestivi, patologie tumorali, obesità ecc, hanno l’origine nella scorretta alimentazione, eccessiva o di qualità scadente.
Senza rendersi conto, possiamo essere proprio noi la causa dell’avvelenamento dei nostri amati animali, nutrendoli con cibi di dubbia qualità.
Le alternative
I benefici associabili agli alimenti di qualità interessano, nell’ambito sempre più ampio, i consumatori sensibili e attenti al benessere e alla salute, indirizzati al miglioramento della qualità e prospettive di vita dei propri animali. Il mercato offre una fascia di prodotti biologici, con formule che escludono sottoprodotti, additivi, intensificatori di appetibilità od altro.
Questi prodotti espongono il marchio di certificazione di prodotto biologico, bisogna quindi porre attenzione a non farsi ingannare dalle diciture “naturale”, “bio”, “ecologico” ecc, come sottolineato prima.
Il cibo biologico per cani con ingredienti di alta qualità è il primo passo per migliorare la salute del tuo cane.
Un’altra alternativa sono pasti fatti in casa, salutistici ed economici.
(tratto da: Kasztelan B. Gli anni regalati – LongeviCanis, K&P Editrice, 2010, ISBN 978-88-903944-2-3)
http://www.longevi-canis.com
Ulteriori approfondimenti sull’alimentazione:
OBESITA’ nei cani: una patologia emergente e sottostimata – Kasztelan B. Gli anni regalati – LongeviCanis, K&P Editrice, 2010, pag. 58
Etichette, cosa nascondono, cosa c’è oltre e cosa evitare, OGM, Ceneri gregge, Come valutare gli alimenti? – Kasztelan B. Gli anni regalati – LongeviCanis, K&P Editrice, 2010, pag. 80
Cibo casalingo: Parola magica: la dieta bilanciata, errori alimentari, cibi da evitare, alimenti pericolosi, integrazione vitaminica – Kasztelan B. Gli anni regalati – LongeviCanis, K&P Editrice, 2010, pag. 110
Bozena Kasztelan