Caserma VVF al Bione: la nuova giunta Brivio ribadisce il “no”

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L'area del Bione dove si andrà a costruire la nuova caserma dei pompieri e la protesta nel 2013
L'area del Bione dove si andrà a costruire la nuova caserma dei pompieri
L’area del Bione dove si andrà a costruire la nuova caserma dei pompieri

 

LECCO – L’amministrazione comunale ribadisce il “no” alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco nell’area degli spettacoli viaggianti del Bione: il parere negativo è contenuto in una delibera di Giunta della scorsa settimana.

Con le elezioni di mezzo, “avevamo rinviato la questione alla nuova amministrazione comunale, per correttezza istituzionale – spiega il primo cittadino, Virginio Brivio – perché se fosse stato eletto un nuovo sindaco la posizione del Comune sarebbe potuta essere differente”.

L'attuale caserma dei pompieri
L’attuale caserma dei pompieri

La rielezione di Brivio non ha cambiato le carte in tavola così come il giudizio della nuova Giunta, fedele alla linea già dettata lo scorso anno dal sindaco.

Lo scorso marzo, si legge nel documento, i Vigili del Fuoco avrebbero presentato un nuovo progetto da realizzare sempre sull’area degli spettacoli viaggianti che però il Comune non intende valutare, forte del parere della Conferenza dei Servizi che a gennaio avrebbe “rimandato il Comune di Lecco alla ricerca di una nuova soluzione allocativa”.

Due le alternative proposte dall’amministrazione comunale: un’altra area al Bione antistante a quella degli spettacoli viaggianti oppure gli spazi oggi occupati da Linee Lecco, la società di trasporto pubblico che era stata messa in vendita senza successo lo scorso anno.

Dal canto loro i Vigili del Fuoco hanno sempre rivendicato un terreno che è stato loro assegnato e sul quale da tempo attendono di veder realizzata la propria nuova “casa” per lasciare la struttura, più volte segnalata come inadeguata, che oggi li ospita a Pescarenico.

Una soluzione andrà comunque trovata: la questione ha già avuto ripercussioni sulle vicende cittadine, con il trasferimento del festival Nameless a Barzio dopo il diniego dei pompieri all’utilizzo dell’area, lo stesso motivo ha scatenato la protesta dei giostrai che, a marzo, hanno bloccato il traffico del capoluogo chiedendo spazi per il Luna Park.