Ciclabile, incontro in Regione. Lecco-Orsa pronta tra un anno?

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Alle Caviate (Lecco) l'inizio della pista ciclabile, oggi ancora chiuso

 

LECCO – Il tratto tra le Caviate e Pradello potrebbe essere già percorribile entro la prossima estate, ma, visti i precedenti, sarà meglio incrociare le dita: Anas ha infatti deciso di dividere in due l’appalto per la realizzazione della ciclopista, consentendo di concludere il primo tratto (quello tra Lecco e l’Orsa appunto) indipendentemente dal suo completamente verso Abbadia.

Quella parte di pista è praticamente già pronta, mancano solo asfaltature e nuove protezioni a separarla dalla carreggiata stradale (l’illuminazione dovrà essere installata in un successivo intervento) e non a caso tanti già la percorrono per raggiungere a piedi la spiaggia del Pradello e la discoteca. “E’ una questione anche di sicurezza” ci dice il consigliere provinciale Mauro Galbusera che venerdì ha preso parte all’incontro in Regione Lombardia insieme al vicesindaco di Lecco, Francesca Bonacina, all’assessore comunale Corrado Valsecchi e al sindaco di Abbadia, Cristina Bonacina.

A convocare il tavolo istituzionale è stato il sottosegretario regionale Ugo Parolo. “Anas ha accolto la richiesta che giungeva dal territorio – ha proseguito Galbusera riferendosi alla lettera inviata nei giorni scorsi da Provincia e dai due Comuni (vedi articolo) – stralciando il primo tratto dall’appalto complessivo dell’opera che ha tempistiche ancora incerte. Chiuso il contratto con l’azienda appaltante dovrà esserci la riprogettazione, la conferenza di servizi, il bando di gara… viste le lungaggini vissute in questi anni e recepite le esigenze del territorio, Anas si è detta disponibile a proseguire essa stessa con un iter differente il tratto Caviate-Prandello che potrebbe essere pronto entro la prossima estate”.

Il cantiere della ciclabile ad Abbadia, oggi di nuovo fermi

 

“E’ un passo in avanti su un’opera per la quale tutti abbiamo avuto la sensazione che stesse arenando – ha commentato il vicesindaco Bonacina – la soluzione trovata va benissimo e consente di mettere in sicurezza questa parte pedonale che sappiamo ha già un utilizzo. La promessa di Anas è quella di proseguire anche con il secondo lotto e quindi con il completamento della pista fino ad Abbadia ed è un obiettivo da portare a casa”.

Prudente ma soddisfatto l’assessore Valsecchi: “Non facciamo trionfalismi ma l’incontro è andato piuttosto bene, se non altro per l’impegno degli enti che ha permesso di stilare in tempo reale un documento che ci consente di intraprendere un percorso di carattere operativo per sbloccare la situazione”.

 

La conclusione del primo tratto appare oggi di più facile realizzazione e il sindaco di Abbadia, Cristina Bartesaghi,  è fiduciosa che si prosegua con i lavori a completamento della ciclopista. “E’ il motivo per cui è iniziato questo progetto, la pericolosità del tratto tra Pradello e Abbadia, il nodo nero della viabilità come è stato definito da Anas – dove ciclisti sono costretti a muoversi sulla strada dedicata al traffico veicolare – l’ente stradale si è fatto promotrice di una ciclabile pur non competendogli, proprio per risolvere una questione di sicurezza e sono convinta si arriverà a realizzarla. I tempi, purtroppo già lo sappiamo, si dilateranno di nuovo per il riappalto dell’opera. Importante è non stare fermi ma proseguire, anche a piccoli passi”.