LECCO – Non è solo aria di preoccupazione quella che si respira tra i residenti dell’area circostante alla Leuci: il timore degli abitanti è che l’amianto dei tetti dell’ex fabbrica rilasci le sue pericolose fibre nei dintorni.
Lo avevano già segnalato nel 2016 con due esposti, ma nulla è cambiato da allora, nulla si è smosso nemmeno dall’interrogazione del consigliere Massimo Riva dei Cinque Stelle che a fine aprile ha chiesto conto all’amministrazione comunale della situazione e di intervenire (qui l’articolo).
La proprietà dell’aria non avrebbe ancora consentito l’accesso al personale dell’Ats (ex Asl) di effettuare le proprie verifiche e a quel punto, se fosse necessario, imporre i necessari interventi di bonifica.
“Non risulta neanche fissata una data del sopralluogo – spiega il consigliere Riva – la proprietà non ha ancora proceduto a mettere in sicurezza l’area per mettere in condizione ATS di accedere all’area. Siamo ad un nulla di fatto. Lunedì’ chiederò ulteriori approfondimenti in consiglio comunale, nella sostanza non c’è nessuna azione decisa e decisiva da questo punto di vista. Una situazione disarmante”.
Un attesa che sta spazientendo i residenti, i primi ad aver sollecitato l’intervento degli enti competenti: “Volevamo realizzare una raccolta firme ma procederemo invece coinvolgendo direttamente gli abitanti della zona – ci spiega una residente – vogliamo informare tutti di questo problema, abbiamo iniziato dal nostro palazzo, dove vivono ben 48 famiglie, sappiamo che si stanno muovendo gli amministratori degli altri condomini di via alle Querce, via Tubi, via Cortisella, presenteranno tutti una lettera all’ATS e al sindaco Brivio”.
E’ già trascorso un anno da quando alcuni abitanti hanno notato le lastre del tetto sollevarsi per il vento e il dubbio che fosse amianto è venuto a molti; la conferma che lo fosse davvero è giunta grazie anche all’interrogazione del consigliere Riva e la riposta pubblica del Comune: fin dal 2012 sul registro pubblico dell’Amianto risulterebbero censite nel sito della Leuci due coperture in cemento amianto, una di 3915 metri e l’altra di 1311 metri, entrambe dichiarate danneggiate per più del 10%.
Le stesse foto scattate dai residenti mostrerebbero le condizioni in cui versa la copertura dell’ex fabbrica. “La parte più danneggiata – ci dicono – sembrerebbe essere la parte di tetto rivolta verso l’ingresso dell’ex Asl. Non è una situazione che riguarda solo noi che abitiamo vicini alla Leuci. da qui passano migliai di studenti ogni giorno, centinaia di persone che si recano al centro commerciale, c’è la sede dell’Ats in via Tubi, ci sono quattro scuole nei dintorni, ci lavoravano degli operai fino al 2015. E’ un problema gravissimo. Ci aspettiamo che chi di dovere intervenga il prima possibile”.

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