MANDELLO – Verranno celebrati martedì 3 maggio alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio a Lierna, i funerali di Salvatore Inferrera, l’agente di Polizia locale morto ieri all’età di 57 anni all’ospedale Manzoni di Lecco, dov’era ricoverato da giorni.
La sua scomparsa ha suscitato vivo cordoglio a Mandello e a Lierna, dove Inferrera viveva da anni.
Numerosi i messaggi di affetto e di cordoglio che amici e colleghi dell’agente, da oltre cinque lustri in servizio presso il comando di Mandello, hanno postato sulle loro pagine Facebook.
Tenero quanto significativo quello scritto da Luca, un collega di Salvatore: “Ieri pomeriggio (giovedì 28, ndr) con altri colleghi siamo andati a trovarlo in ospedale. Dalla finestra della sua camera osservavo i bambini che giocavano in un pratone sottostante: rincorrevano una palla festanti e gioiosi, la loro vita era lì in quel momento dietro una palla che non voleva farsi prendere.
Non pensavano al bene e al male della vita, a quello che sarebbe stato di loro o che la morte è un angolo buio e segreto che aspetta tutti quanti noi. Loro erano lì, tutto il loro mondo era in quella palla che rotolava quasi sfidandoli a farsi prendere…
Pensavo a Salvatore, anche lui da piccolo nella sua Sicilia quanto volte avrà rincorso un pallone sotto gli occhi attenti di sua madre… Sarebbe bello solo per un attimo tornare bambini e recuperare l’innocenza sfrontata di allora, dove non c’era passato o futuro ma soltanto il presente, quel dannato pallone da prendere prima degli altri!”.
Po l’ultimo saluto al collega: “Ciao Salva, ora non è più tempo di correre… Magari un giorno ci incontreremo su in Cielo e tu, con sguardo beffardo, mi dirai: Luca, non rompere le balle, in Cielo si può fumare! Ciao”.
E Linda, un’altra collega di Salvatore, ha scritto tra l’altro: “Adesso arriva il difficile. Adesso si fanno i conti con il vuoto… Oggi è stata dura, domani lo sarà uguale e pian piano ci dovremo abituare ai vuoti. Ma da ora e per sempre mi mancherai, Salvatore. Da morire. Profondamente. Sono felice di aver vissuto, convissuto, litigato, urlato, lavorato, scazzato, condiviso e diviso… con te. Mi hai insegnato una cosa su tutte: la bontà di cuore. Quella di una volta, quella dei “burberi umani”. Ti porterò sempre con me, davvero”.
Poche ma commosse anche le parole degli agenti della Polizia locale di Mandello, che sul loro indirizzo di saluto fatto affiggere sui muri di Mandello e Lierna hanno scritto: “Ciao Salva, la Polizia locale ha un angelo in più… Sarai sempre nei nostri cuori”.
Salvatore Inferrera lascia la moglie Loredana, le due figlie Maria ed Eleonora e la madre, Maria.