Perdita dell’udito senile: come affrontarla e ritrovare la gioia di sentire

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L’udito è uno dei sensi più preziosi, una finestra sul mondo che ci permette di comunicare, socializzare e godere a pieno delle esperienze della vita. Con l’avanzare dell’età, tuttavia, molti di noi si trovano a fare i conti con la perdita dell’udito degli anziani, un fenomeno naturale, dovuto all’invecchiamento, noto anche come presbiacusia.
Sebbene sia una condizione fisiologica, comprendere come affrontarla in maniera attiva (e proattiva) può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

Cos’è la presbiacusia e per quali motivi si manifesta?

Si chiama presbiacusia la forma più diffusa di ipoacusia senile, ovvero di perdita progressiva e bilaterale della capacità uditiva, dovuta al naturale invecchiamento della persona.
Si manifesta, generalmente, con la difficoltà nel percepire i suoni ad alta frequenza, come le voci femminili o gli acuti, ed ha cause multifattoriali, che possono includere:

• Invecchiamento naturale dell’organismo. Con il passare degli anni, le cellule ciliate dell’orecchio interno, responsabili della trasformazione delle onde sonore in segnali elettrici per il cervello, si deteriorano, rendendo più difficile percepire alcuni suoni. Altri cambiamenti a livello del sistema uditivo, come l’ispessimento della membrana timpanica, contribuiscono a questo processo.

• Esposizione frequente a rumori forti. Anni di esposizione a suoni intensi, senza protezione, possono accelerare il danno alle cellule uditive.

• Ereditarietà. Una predisposizione familiare – magari un genitore o un nonno che già ne soffrono – può aumentare il rischio di sviluppare la medesima perdita uditiva senile.

• Condizioni mediche preesistenti. Malattie croniche come il diabete, l’ipertensione o problemi cardiovascolari possono influenzare indirettamente la salute dell’orecchio, compromettendo l’apporto sanguigno essenziale all’organo per funzionare al meglio.

• Assunzione di farmaci ototossici. A lungo andare causano danni temporanei o permanenti all’udito.

• Stile di vita. Anche alcune scelte quotidiane possono avere un impatto indiretto sul mantenimento della buona salute uditiva nel tempo. Il fumo, ad esempio, riduce l’afflusso di sangue all’orecchio interno, accelerando il danneggiamento delle cellule uditive e aumentando la perdita della funzione. Un’alimentazione povera di vitamine A, C, E e di Omega-3 può avere gli stessi effetti.

Quali sintomi ci avvisano della perdita dell’udito senile (e ci servono per intervenire subito)?

Riconoscere i sintomi della perdita dell’udito negli anziani è il primo passo per affrontarla con coscienza e proattività, scongiurando un peggioramento che può portare a una presbiacusia intensa, caratterizzata dalla quasi totale perdita della funzionalità sensoriale.
Spesso, la persona colpita non si rende immediatamente conto del problema, ma i familiari e gli amici, se ben informati al riguardo, possono notare dei cambiamenti nel comportamento del paziente.

Ecco quali sono i segnali più comuni di una presbiacusia iniziale:

• Difficoltà improvvisa nel seguire le conversazioni, specialmente in ambienti rumorosi o affollati.

• Richiesta frequente di ripetere le frasi.

• Aumento del volume di TV, radio, cellulare.

• Isolamento sociale dovuto alla frustrazione di non riuscire a comunicare.

• Acufeni e disturbi dell’equilibrio.

• Difficoltà nel localizzare le fonti sonore.

• Elaborazione rallentata degli stimoli sonori.

È chiaro che la perdita dell’udito negli anziani, pur non essendo fisiologicamente grave, può influire notevolmente sulla loro qualità di vita. Una diagnosi precoce, tramite un esame audiometrico, e un trattamento tempestivo, sono essenziali.

Con controlli dell’udito preventivi a partire dai 60 anni, è possibile cogliere la perdita dell’udito sul nascere e intervenire tempestivamente con soluzioni adeguate, rimedi che aiutano a migliorare la condizione di ipoacusia, preservando una vita sociale attiva e soddisfacente.

È consigliato:

– Consultare uno specialista otorinolaringoiatra o audioprotesista per una diagnosi basata su un accurato esame audiometrico.
– Nel caso di indicazione, utilizzare gli apparecchi acustici. Oggi sono sempre più discreti, confortevoli e personalizzabili, adatti a diverse esigenze e stili di vita. Un audioprotesista esperto saprà consigliare il modello più adatto, programmarlo e fornire al paziente il supporto necessario per l’adattamento.

Affrontare la perdita dell’udito per l’anziano non significa solo sentire meglio, ma anche ritrovare la gioia di vivere, di connettersi con gli altri e di mantenere la propria autonomia.

Investire in soluzioni per l’udito, e adottare un approccio proattivo, può quindi trasformare radicalmente la qualità di vita di chi soffre di ipoacusia senile, permettendo di continuare a godere a pieno di ogni esperienza.

Prenota subito un controllo dell’udito con il nostro specialista dr. Andrea Cirignola.
Solo un professionista può consigliarti l’apparecchio giusto per il tuo livello di ipoacusia e fornirti consigli efficaci per gestire al meglio la condizione.

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