Merate, pescavano nel lago di Sartirana: beccati dalla Polizia locale

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E’ successo l’altra mattina: i due si erano nascosti nel canneto per riuscire lo stesso a pescare

Sono state 38 le persone sottoposte a controlli nel fine settimane di Pasqua: di queste 9 sono state multate

MERATE – Pescavano, come se nulla fosse, nel lago di Sartirana nonostante i divieti di accesso all’area e le normative di contrasto alla diffusione del covid 19. E’ successo sabato mattina quando due ragazzi, di nazionalità straniera, sono stati multati perché pescavano all’interno della riserva del lago di Sartirana.

A pesca nonostante l’emergenza sanitaria

I due, residenti a Lomagna, sono stati sorpresi dagli agenti della Polizia locale impegnati in un pattugliamento a piedi dell’area della riserva del lago di Sartirana, il cui accesso è stato chiuso in base all’ordinanza firmata dal sindaco Massimo Panzeri per contrastare il diffondersi del virus.

Praticamente nascosti nel canneto, i due ragazzi, entrambi residenti fuori città, avevano allestito la loro postazione per pescare nello specchio d’acqua. Alla vista delle divise hanno pure cercato di scappare, ma sono stati circondati e bloccati. Dai controlli effettuati, è emerso che, oltre a essersi spostati dal proprio domicilio senza una motivazione valida e aver infranto l’ordinanza sindacale, i due erano pure sprovvisti della licenza di pesca.

9 multe tra sabato, Pasqua e Pasquetta

In totale sono state 38 le persone fermate per controlli da parte degli agenti della Polizia locale di Merate nel fine settimana di Pasqua e Pasquetta. Di queste ben 9 sono state multate per inosservanza dei dispositivi di contrasto alla diffusione del covid 19. Oltre ai due “pescatori”, sono state sanzionate persone trovate a spasso senza validi motivi e chi era in giro sprovvisto di mascherina (o foulard o sciarpa) per coprire, come da ordinanza regionale, bocca e naso.

Il lago di Sartirana visto con il drone

Dall’11 marzo sono state ben 1200 le persone sottoposte a controlli da parte del Comando guidato dal comandante Roberto Carbone che, negli ultimi giorni, ha potuto avvalersi anche dell’ausilio fornito dai droni in volo sopra Merate. Un aiuto fondamentale per vedere dall’alto zone altrimenti di difficile accesso (come appunto il lago di Sartirana) dalle pattuglie a piedi o con la macchina.