Metastasi: Appello al via, l’accusa sostiene l’associazione mafiosa

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    Ernesto Palermo
    Ernesto Palermo

    MILANO – A quasi un anno (era il 17 aprile 2015) dalla sentenza che condannò con sconto Ernesto Palermo e i suoi coimputati Claudio Bongarzone e Alessandro Nania (vedi articolo), il processo scaturito dall’inchiesta “Metastasi” nei confronti dei tre imputati che avevano scelto l’abbreviato in primo grado è tornato in Aula per la fase d’Appello.

    Martedì mattina, presso l’Aula quinta della Corte d’Appello del Tribunale di Milano, alla presenza dei consiglieri Paolo Antonino Torti, Francesca Vitale e Patrizia Re si è tenuta la prima udienza.

    Dei tre imputati era presente solo Claudio Bongarzone difeso dall’avvocato Michele D’Agostino; assenti Alessandro Nania (difeso dall’avvocato Gianluca Crusco) e il galbiatese Ernesto Palermo, quest’ultimo per motivi di salute come spiegato dai difensori Armando Veneto e Vincenzo Belvedere. In Aula anche l’avvocato Donatella Saporiti, rappresentante del Comune di Lecco, parte civile del processo.

    L’ex consigliere comunale di Lecco era stato condannato dal giudice Roberto Arnaldi a una pena di 6 anni e 8 mesi a fronte dei 16 anni inizialmente richiesti dal Pubblico Ministero: all’uomo non era stato infatti contestato il reato più grave, quello dell’associazione a delinquere di stampo mafioso (articolo 416 bis), la cui esistenza era stata invece riconosciuta nella sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Lecco lo scorso 1° marzo, con la condanna di Mario Trovato – ritenuto dagli inquirenti il boss – a 12 anni di reclusione (vedi articolo).

    Proprio sul nodo dell’associazione mafiosa è tornato con carica il Pubblico Ministero Bruna Albertini, che questa mattina ha depositato una corposa memoria volta a comprovare alla Corte l’esistenza del 416bis. E’ stato l’avvocato Veneto, difensore di Ernesto Palermo, a richiedere il rinvio del processo per lasciare il tempo ai legali di studiare la memoria del pm: la richiesta, sostenuta anche dagli altri difensori, è stata accolta dal presidente Torti che ha aggiornato l’udienza al prossimo 10 maggio, data in cui avvocati e parte civile potranno discutere e, verosimilmente, conoscere la sentenza della Corte d’Appello.