Arturo Fracassa si racconta. Domenica il concerto in Piazza Garibaldi

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Arturo Fracassa, cestista e cantautore
Arturo Fracassa, cestista e cantautore

 

LECCO – Ha da poco appeso le scarpette al chiodo, dopo quasi trent’anni da protagonista su tutti i principali campi della provincia lecchese di Basket, innumerevoli promozioni conquistate e un’infinita serie di compagni di squadra. Ma, da qualche mese, Arturo Fracassa è balzato alle cronache locali non solo per il suo talento sottocanestro, ma soprattutto per il suo primo album da cantautore.

“La storia ormai la conoscono tutti. Da anni mi diverto a suonare la chitarra. Prima ho iniziato con le canzoni di Luciano Ligabue, poi ho proseguito componendo pezzi miei. A qualcuno sembravano interessanti, così ho deciso di sottoporli al giudizio di Sara Velardo, cantante e produttrice, e secondo lei il materiale era buono – ha dichiarato Arturo – da lì è nato tutto: il crowdfunding, il mio primo album “Baciami Arturo” e i concerti in giro per la provincia, dall’esordio di Galbiate del dicembre scorso fino a quello di poche settimane fa in piazza a Civate, con oltre trecento persone”.

Tutti i pezzi dell’album sono, per scelta, personali. “Ho deciso di cantare quella che è stata la mia vita fino a oggi. Ci sono brani dedicati a mia madre e mio padre, il celebre ‘Zagaì’. In tutte le canzoni dell’album c’è un pezzetto di me, qualcosa che magari anche le persone più care non conoscevano”.

La prossima domenica Arturo si sottoporrà al severo giudizio lecchese, andando sul palco di Piazza Garibaldi. “Cantare in piazza, nella città in cui sono nato e in cui ho vissuto tanti anni, è per me una cosa bellissima, e per questo devo ringraziare il Comune di Lecco, l’Associazione Risuono e l’Informagiovani, che mi hanno sostenuto. Spero proprio che verranno in molti a sentirmi, visto quello che è successo al Rigamonti-Ceppi.”

Quello a cui si riferisce Arturo, che tradisce per la prima volta uno sguardo immalinconito, è il concerto annullato allo stadio lecchese. “Mi avevano proposto di suonare alla fine della Maratona del Calcio nello stadio in cui aveva giocato mio padre Sauro. Per settimane ho sentito la pressione e la responsabilità di un evento così importante, visto che gli ultimi a suonare lì sono stati i Pooh. Purtroppo la sfortuna mi ha messo i bastoni tra le ruote, il tempo incerto ha fatto sì che tre ore prima del via il concerto fosse annullato e la beffa ulteriore è che alla fine non ha neanche piovuto. Adesso cercherò di trasformare quell’amarezza in carica ulteriore per il concerto del 23 luglio. Ma sono certo che l’appuntamento col Rigamonti-Ceppi è solo rimandato. Magari non questa estate, ma prima o poi io suonerò in quello stadio.”

A parte la sfortuna di quel concerto, Arturo prosegue per la sua strada musicale, a piccoli passi. “Per uno come me, a quarantaquattro anni, è difficile ipotizzare una carriera nella musica. I discografici tendono a investire sui giovani. Io però canto per passione e non mi pongo limiti. Adesso che ho appeso le scarpette al chiodo mi sto concentrando ancora di più sulla composizione di nuovi brani e in futuro potrei pensare a un secondo album”.

Arturo Fracassa

 

Al posto della palla arancione, ormai Arturo imbraccia sempre la sua chitarra. Sorriso sereno e tanti sogni ancora da realizzare. Prima di salutarci però ci regala una piccola anticipazione sull’evento di Piazza Garibaldi. “Domenica suonerò per la prima volta live due brani inediti, uno sul terremoto del centro Italia e uno su un film della Walt Disney. Se siete curiosi di sentirli in anteprima, vi aspetto! ”

L’appuntamento è quindi per domenica 23, dalle 21.30 in avanti.