Festival della Lingua Italiana: pienone per Vinicio Capossela

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Dopo il successo di Agnelli, sold-out per Capossela

“La lingua italiana è una cosa bellissima, grazie a chi la custodisce”

LECCO – Ha trascinato il pubblico che, a stento, è riuscito a trattenersi dall’alzarsi e ballare. La serata è iniziata con un omaggio al cantautore, una Treccani, che non ha esitato ad alzare in aria come un trofeo.

E’ iniziata così la seconda serata del Festival della Lingua Italiana, la rassegna promossa da Treccani e Comune di Lecco. Dopo il successo, venerdì sera, di Manuel Agnelli, storico front man degli Afterhours, un’aula magna del Politecnico gremita ha accolto Vinicio Capossela che ha regalato oltre un’ora di spettacolo.

“Ho accolto con molta gioia l’invito a questo festival perché qui si dice che le parole valgono. Le parole valgono moltissimo, possono essere pietre oppure pane di cui nutrirsi. E’ un momento, questo, in cui le parole sono strumenti di viaggio con la rivoluzione della rete dove la parola è scritta, ma non è scritta a penna, in maniera letteraria. E’ un momento particolare per le parole, e quindi è molto bello essere qui e sceglierne alcune parole su cui riflettere”.

Dopo un monologo iniziale la serata (e le canzoni) si è articolata intorno alle parole bestia, peste e compassione. Non sono mancati riferimenti a temi di stretta attualità e c’è stato spazio anche per un omaggio al Manzoni e alla nostra città.

Coinvolgente e dissacrante, il cantautore attraverso la sua musica è passato da temi aulici a temi più popolari: “La lingua italiana è una cosa bellissima, grazie a tutti quelli che ne hanno cura”.

Un lungo applauso è stato il saluto della città di Lecco a Vinicio Capossela. Intanto il Festival della Lingua Italiana si prepara già al gran finale di domani sera, domenica, in Camera di Commercio con il Canzoniere Grecanico Salentino.

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