Mandello. Sciopero alla Gilardoni Vittorio: il grido dei lavoratori

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Sciopero Gilardoni Vittorio Mandello
(foto archivio)

La mobilitazione davanti agli uffici in viale della Costituzione

Rivendicati il Premio di Risultato e i giusti livelli di inquadramento: “Faremo altri presidi fino a che non ci saranno garanzie”

MANDELLO – Hanno alzato la voce, sventolato bandiere, occupato viale della Costituzione per rivendicare i propri diritti i lavoratori e le lavoratrici della Gilardoni Vittorio Srl di Mandello che oggi, mercoledì, hanno scioperato davanti agli uffici della ditta. A proclamare il presidio le organizzazioni sindacali di FIM CISL e FIOM CGIL, congiuntamente alla RSU.

Gli operatori degli stabilimenti di Carletta e Costituzione hanno osservato diversi momenti di presidio, seguendo l’andamento delle turnazioni aziendali, che si concluderà domani mattina dopo il turno notturno.

Tra i motivi a spingere i lavoratori all’azione il mancato riconoscimento del Premio di Risultato e dei livelli di inquadramento da tempo rivendicati: “L’iniziativa di mobilitazione si rende necessaria a fronte delle scelte scellerata messa in atto dall’azienda in questi ultimi periodi sino a dichiarare formalmente la propria indisponibilità a riconoscere ai propri dipendenti l’erogazione del Premio di Risultato, dopo che questi si sono adoperati per il raggiungimento degli obbiettivi produttivi e di fatturato”.

Sciopero Gilardoni Vittorio Mandello

E non è tutto, come già anticipato: “Oltre al mancato riconoscimento del Premio di Risultato, l’azienda non si rende nemmeno disponibile a riconoscere i livelli di inquadramento che da tempo rivendichiamo e che dovrebbero concretamente valorizzare l’impegno e le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, dimostrato con il raggiungimento dei risultati di cui oggi l’azienda può vantare. Ma al peggio non c’è mai fine!!! In aggiunta, l’azienda rimette in discussione unilateralmente l’impegno preso con le OO.SS. e la RSU sulla stabilizzazione dei diversi lavoratori somministrati sino a dichiarare al tavolo delle trattative di intravedere degli esuberi anche sui lavoratori già stabilizzati da tempo”.

Concludono i sindacati: “Insomma, vorremo capire quali sono le strategie industriali di questa azienda che continua a introdurre nuovi Dirigenti e consulenti esterni senza risolvere mai le innumerevoli problematicità organizzative. L’azienda già da tempo si sottrae ai vari confronti ed è proprio per questo motivo che chiediamo un incontro urgente per aprire un confronto serio, più trasparente e costruttivo, dove anche le rappresentanze dei lavoratori abbiano un ruolo attivo per costruire strategie industriali chiare a tutela degli oltre 400 lavoratori occupati. A questa iniziativa di mobilitazione se ne susseguiranno altre sino a quando l’azienda non sarà in grado di dare le adeguate garanzie occupazionali e dei riconoscimenti professionali”.