Merate, Calogero: “La tutela della biodiversità del lago di Sartirana obiettivo dei prossimi anni”

Tempo di lettura: 4 minuti
riserva lago di Sartirana

L’intervento di Elena Calogero, presidente del Comitato Civico Ambiente

“La riserva del lago di Sartirana è un patrimonio naturalistico di biodiversità da tutelare e salvaguardare”

MERATE – “La riserva naturale Lago di Sartirana è un luogo che racchiude in seno un piccolo e affollato mondo, una biodiversità. Il suo valore naturalistico e la sua salvaguardia devono  diventare il tema centrale per gli anni futuri per il senso di responsabilità e civiltà che un materia così importante richiede a tutti noi e per far si che questa variopinta popolazione non subisca ancora danni o estinzione per mano dell’uomo”.

Ne è convinta Elena Calogero, presidente del Comitato Civico Ambiente che ha voluto ricordare come ieri, sabato 22 maggio, si sia celebrato a livello mondiale la giornata della biodiversità, portando quindi l’attenzione sull’importanza di tutelare e proteggere il tesoro naturalistico di Merate.

Elena Calogero
Elena Calogero

Ecco il suo intervento

Lo scorso 22 Maggio si è celebrata la giornata mondiale della biodiversità per commemorare  l’adozione della Convenzione per la Diversità Biologica, avvenuta il 22 maggio del 1992.  Il tema di quest’anno è “siamo parte della soluzione” a ricordare che, poiché siamo spesso gli attori della degradazione della Natura, possiamo essere allo stesso tempo anche la leva che cambia le cose in positivo a vantaggio della Comunità. Una riflessione che ci sembra puntuale e interessante anche per la Riserva Naturale Lago di Sartirana/Sito di Interesse Comunitario, ZSC.  Abbiamo estrapolato alcuni dati  dallo studio commissionato dal Comune di Merate alla società Idrogea per la realizzazione del nuovo Piano di Gestione Integrato.

La maggior superficie del Sito è occupata da ambienti acquatici e paludi,  più di un quinto da prati,  mentre arbusti e boschi occupano una superficie tra loro simile. Lo stato forestale è composto da alberi tra cui il Carpino Bianco,

l’Olmo Campestre, il  Ciliegio, l’Acero, il Frassino e il Castagno. Il sottobosco è caratterizzato da Nocciolo, Biancospino Comune, Sambuco Nero per citarne solo alcuni.  L’ introduzione sconsiderata da parte dell’uomo della carpa erbivora negli anni settanta ha distrutto la fascia di vegetazione sommersa e galleggiante creando un danno ambientale immenso ancora non sanato ha portato all’estinzione di altre piante importanti per l’ecosistema  come la Cicuta e la Castagna d’acqua quasi scomparse. Anche  la  manipolazione del Canneto a partire dagli anni Novanta, finalizzata ad una non meglio precisata circolazione delle acque, e la collocazione del materiale scavato, ha favorito la colonizzazione di alberi e arbusti palustri a sfavore del canneto che ha subito una drastica riduzione a danno dell’ ecosistema della Riserva. Oggi la sua superficie occupa una parte scarsa per un area naturalmente protetta.

Fino al 2010 si segnalavano le presenze di 6 specie di anfibi di interesse comunitario:  la Rana Agile e la Rana Lataste e il Tritone Crestato la Raganella Italiana e la Rana Verde e la Salamandra pezzata. Purtroppo oggi non si hanno certezze sulla loro conservazione in Riserva e questo a causa del continuo cambiamento dell’habitat dovuto al taglio della vegetazione bassa e la mancata manutenzione delle pozze esistenti a loro dedicate.

Per quanto riguarda i pesci si è riscontrata  la presenza di una specie piuttosto rara e di interesse naturalistico un piccolo pesciolino il Cobite Mascherato. A parte questa buona notizia purtroppo la fauna ittica  è la componente faunistica del Sito protetto più compromessa dalla presenza di specie alloctone in gran parte immesse volontariamente. Anche in questo caso le principali minacce alla conservazione consistono nell’alterazione dell’ habitat dovuta a canalizzazioni e costruzioni di sbarramenti e all’alta pasturazione da parte dei pescatori.

L’aviofauna legata al canneto gode di presenze molto importanti come il Tarabusino, la Moretta Tabaccata,  lo Svasso, le Anatre di superficie e tuffatrici. Alcune di queste specie sono presenti durante tutto lanno dato che il Sito riveste un importante ruolo di sosta per la migrazione.

Abbiamo citato solo alcune delle preziose presenze del Sito e come abbiamo visto la Riserva Naturale Lago di Sartirana , Sito SIC, ZSC è il luogo che racchiude in seno un piccolo e affollato mondo, una biodiversità. Il suo valore naturalistico e la sua salvaguardia devono  diventare il tema centrale per gli anni futuri per il senso di responsabilità e civiltà che un materia così importante richiede a tutti noi e per far si che questa variopinta popolazione non subisca ancora danni o estinzione per mano dell’uomo.

Elena Calogero

Presidente

Comitato Civico Ambiente Merate