Lecco. Anche la Corte dei Conti sul caso del nuovo municipio?

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Nuovo municipio, indiscrezioni sull’interessamento della Corte dei Conti

Il PD: “Gli atti assunti fino ad oggi dall’amministrazione sono trasparenti e senza oneri economici”

LECCO – Ci sarebbe il ‘faro’ della Corte dei Conti sul caso del nuovo municipio di Lecco: secondo indiscrezioni emerse in questi ultimi giorni, l’autorità di controllo starebbe effettuando i propri accertamenti sull’iter portato avanti dall’amministrazione comunale  nella vicenda della futura sede del Comune.

Di fatto il Consiglio Comunale ha approvato la messa in vendita dell’immobile di via Marco d’Oggiono, acquistato dalla precedente amministrazione per diventare la nuova sede del municipio ma ‘scartato’ dalla nuova amministrazione che vorrebbe valutare soluzioni differenti e tra le ipotesi per la futura sede comunale (non è un mistero) c’è l’immobile dell’ex Banca popolare di Lecco in piazza Garibaldi.

Una scelta, quella di rinunciare allo stabile di via Marco d’Oggiono, già sede del Politecnico che ha acceso una forte discussione interna alla stessa maggioranza (con l’addio del presidente del consiglio Francesca Bonacina), oltre che aver comportato la perdita dei fondi del Pnrr (ben 7 milioni) che erano stati destinati per i lavori di sistemazione dell’ex Poli.

Non è chiaro al momento quali atti sarebbero al centro delle verifiche dell’organo di controllo e con quali esiti.

“Difficile commentare una notizia di cui non conosco le fonti e tanto meno i contenuti – dice il segretario cittadino del PD, Alfredo Marelli –  Anche perché di solito la Corte dei Conti, se e quando apre indagini, è molto riservata. Però mi sembra plausibile che dopo le annunciate ‘segnalazioni a tutela’ da parte di un Consigliere la Corte dei Conti si interessi al problema, ma credo lo farà sulla base dei dati reali e non su ipotesi di acquisto e di costi per ristrutturazioni semplicemente immaginati da qualcuno e che attualmente sono  giustamente in fase di verifiche puntuali e trasparenti ad opera dei Tecnici preposti e non degli Amministratori”.

“Mancano pochissime settimane alla conclusione di tali verifiche: è da persone serie valutare e scegliere conoscendo i costi reali e non quelli annunciati strumentalmente da chi fa denunce già prima di conoscere l’esito delle verifiche – aggiunge il segretario dem- Segnalo che gli atti assunti fino ad oggi da parte della Giunta e del Consiglio sono di natura amministrativa e non implicano risvolti economici, si tratta di atti trasparenti e tutti con il parere positivo dei Tecnici deputati per Legge ad esprimere il parere di legittimità degli atti.”