Lettera a CL. Boscagli risponde: “Caro Zamperini, voto Brivio”

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L'ex assessore regionale Giulio Boscagli
Giulio Boscagli
Giulio Boscagli

LECCO – Rispedita al mittente la lettera che Giacomo Zamperini, esponente di Fratelli d’Italia, ha indirizzato ai lecchesi di Comunione e Liberazione, chiedendo loro di non votare per il centrosinistra di Brivio al ballottaggio (leggi qui).

Almeno così appare dalla risposta con la quale l’ex sindaco Giulio Boscagli ha voluto replicare a quella missiva, giudicandola una “provocazione”, e annunciando il suo voto in favore dell’attuale primo cittadino anziché dello sfidante Alberto Negrini, candidato del centro destra.

“Caro Zamperini,

se c’è una cosa che cerchiamo di imparare nell’esperienza di Comunione e Liberazione è proprio la responsabilità personale di fronte alle diverse sfide che la realtà propone quotidianamente. Cl è infatti un movimento di educazione della persona alla luce dell’insegnamento della Chiesa così come abbiamo imparato dalla testimonianza viva di don Giussani.

Per questo il tuo appello con la sottolineatura di non ascoltare i “capoccia” o i “faccendieri della politica” suona offensivo verso l’intelligenza dei ciellini e verso la stessa esperienza di Comunione e Liberazione che vuole essere, nei limiti di ogni umano tentativo, una esperienza di libertà e di personale responsabilità.

Vista la provocazione, tuttavia, la accetto e ti offro la mia risposta.

Quello che si gioca nel prossimo ballottaggio non è una sfida tra il bene e il male, tra una visione cattolica della vita e una laicista, e neanche tra sinistra e destra, innanzitutto. Quello che è in gioco è la guida della città di Lecco e ai lecchesi tocca valutare chi, tra i due concorrenti in campo, appare più adeguato a questo compito.

Tutte le cose che dici sulle questioni di valore sono vere ( ma nella coalizione che hai scelto sei anche tu in larga minoranza su questo) ma appartengono assai più alla propaganda ideologica che all’attività amministrativa (basta vedere che fine hanno fatto i famosi registri nei comuni dove li hanno adottati e scarsamente utilizzati). In ogni caso votare un candidato al ballottaggio non significa condividerne in toto i programmi ma scegliere secondo realismo.
Per questo, rifiutato l’astensionismo, sceglierò Brivio perché mi sembra più attrezzato per rispondere ai bisogni di crescita della nostra città.

Rinnego per questo tutte le critiche che come NCD abbiamo fatto nella campagna per il primo turno? Certamente no, ma il sistema elettorale in vigore costringe a una scelta e io preferisco indicare il candidato di cui già ho potuto valutare l’attività (e anche la non attività) piuttosto che affidarmi a una novità rischiosa e che sarebbe dominata (al di là delle dichiarazioni di Negrini) dalla Lega Nord e da una Forza Italia senza idee e radicamento cittadino.
Politicamente e culturalmente resto all’opposizione di chi verrà eletto augurandomi che il nuovo sindaco sappia mettere da parte schemi e appartenenze ideologiche per dialogare con tutte le forze vive di Lecco allo scopo di ricreare lavoro, costruire solidarietà e dare prospettive di crescita a questa città che io amo”.

Giulio Boscagli