Libri. Presentazione de “Il volo delle libellule sui sentieri dei miei vent’anni” di Niccolò Parmigiani

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Lo scorso 6 settembre al MilesiLAB di Monza c’è stata la presentazione de Il volo delle libellule sui sentieri dei miei vent’anni, seconda raccolta di poesie di Niccolò Parmigiani.
All’evento erano presenti anche Filippo Meani (fondatore di Début du siècle che ha organizzato l’evento), Martina Semeraro (autrice dei disegni che accompagnano la raccolta di poesie), Andrea Galbiati e Veronica Plebani (in rappresentanza di Art 4 Sport). Il tutto è stato magistralmente diretto da MariaElena Casti (fondatrice di Catch The Rainbow).
Insomma… Come mancare?

 

ME.C.: “Niccolò, com’è nata questa seconda raccolta di poesie?”
N.P.: “Volevo raccontare qualcosa di me e, soprattutto, volevo raccontare a me stesso le mie sensazioni, metterle per iscritto”.
ME.C.: “C’è una poesia che prediligi più delle altre?”
N.P.: “È difficile scegliere per me. Sono tutte frutto del mio lavoro e le amo tutte. Ma in effetti ce ne sono alcune che preferisco rispetto ad altre. Potrei dire, però, che dipende dal momento in cui mi trovo, dal mio stato d’animo. Ad esempio, attualmente mi piace particolarmente Profondo”.
ME.C.: “Come nascono le tue poesie?”
N.P.: “Anche qui è difficile dirlo. Varia molto dal momento, ma posso dire che ciò che mi spinge a scrivere sono sensazioni, idee ed emozioni. È soprattutto il caso di Inchiostro e dita. Inoltre bisogna considerare un aspetto molto importante: tutte queste poesie sono state scritte a mano – mentre con Raggio di lago mi ero pazientemente seduto davanti al computer. Scrivere a penna ha reso tutto molto più intenso e significativo per me, è stata una naturale evoluzione del mio modo di scrivere”.
ME.C.: “Vorresti leggerci una delle tue poesie?”
N.P.: “Sono franco. Non so recitarle e, leggendole, non riesco a trasmettere ciò che provavo mentre le componevo. Non amo leggere ad alta voce. Vorresti leggere tu per me?”.
ME.C.: “Con piacere.

Davanzale

seduto precario e muto su un davanzale
ascoltavo pensieri arrabbiati e li osservavo
mentre danzavano disillusi con la luce
della luna. melodie diverse si confondevano a creare
crepitii dimessi. leggevo nelle volute di fumo il
destino che stavo imparando, amaro, a
riconoscere. tentavo ancora di sognare, testardo
e stupido, due mani strette tra loro a creare
scompiglio, una nota crescente che si liberava
nel cielo, un amore trasandato da curare
insieme. ero appena cresciuto. 

Come potete notare, Niccolò ha uno stile molto particolare: la punteggiatura è minima, scrive tutto in minuscolo, talora le sue poesie sono molto ermetiche e, proprio per questo, molto dense. Esse vanno lette col cuore perché Niccolò parla di sentimenti, del vissuto di ognuno di noi e delle nostre emozioni.
Quando hai terminato di scrivere le tue poesie, le rileggi?”.

Da sinistra a destra: MariaElena Casti, Niccolò Parmigiani, Martina Semeraro, Filippo Meani


N.P.: “No, evito di rileggerle. Scrivo di getto e raramente torno sui miei passi. Mi lascio trasportare dal momento e dalle mie sensazioni. Da quando scrivo a quando le pubblico, esse restano tali”.
ME.C.: “Com’è nata l’idea dei disegni?”
N.P.: “Sinceramente all’inizio non volevo i disegni. Quando Filippo me l’ha proposto, gli ho risposto: “Sei matto?”. Poi ho conosciuto Martina ed è cambiato tutto. Ora sono un fan dei suoi disegni”.
ME.C.: “Martina, spiegaci come sei riuscita a rendere così bene le poesie di Niccolò.”
M.S.: “Io amo disegnare, creare e rappresentare ciò che mi circonda tramite il disegno. È con carta e matita che mi esprimo al meglio! Leggo le poesie Niccolò, visualizzo qualcosa e comincio a disegnare. Ma è la mia interpretazione”.
N.P.: “I disegni di Martina sanno fotografare esattamente le mie poesie, le caratterizzano. Martina sa cogliere ciò che volevo dire. Come ho detto, non volevo i disegni ma poi ne ho visti due: così belli, veri, in bianco e nero. Riescono a raccontare la poesia in una sola immagine. Ed è l’immagine che avrei dato io stesso se mi avessero chiesto di rappresentarla”.
ME.C.: “Ora mi rivolgo a Filippo. Com’è nato il progetto Début du siècle e in cosa consiste?”
F.M.:Début du siècle è nato per gioco e come tale sta continuando. Si fonda sui temi della comunicazione e dell’espressione ed ora è diventato una vera e propria community. Da qui sono nate in seguito delle mostre ed altri eventi. Ed è così che siamo giunti a Niccolò. Se troviamo qualcuno che ha voglia di esprimersi, noi troviamo la maniera di metterlo in evidenza e di dargli lo spazio che merita”.
ME.C.: “Ma oggi sono qui presenti anche due membri di Art 4 Sport. Preferisco lasciare la parola ad Andrea Galbiati, che sicuramente spiegherà meglio di me in cosa consiste questa associazione.”
A.G.:Art 4 Sport è un’associazione che unisce ragazzi malati e privati di arti per dar loro maggiore dignità ed anche una speranza, un obiettivo verso il quale andare. Accanto a me c’è Veronica Plebani, che vive in prima persona questo dramma”.
V.P.: “Purtroppo un anno fa mi è successo ciò che è successo, come potete vedere, ma bisogna andare avanti e farsi forza, così ho deciso di entrare a far parte di Art 4 Sport. Questa associazione è nata da una ragazza che ha avuto la meningite. Hanno dovuto amputarle le braccia e le gambe. Cosa può dire una ragazza a cui succede una cosa simile? Che la propria vita è finita. No? Invece lei non si è mai data per vinta e si è dedicata allo sport, soprattutto alla scherma. Questo perché lo sport è una vera e propria terapia per i ragazzi diversamente abili: infatti permette loro di mettersi in gioco. Ora Art 4 Sport conta otto ragazzi ma il numero sta aumentando. Vengono organizzati molti eventi tra cui Giochi senza barriere, che prevede la collaborazioni di ragazzi normodotati e ragazzi diversamente abili”.
ME.C.: “Si tratta di un’associazione molto importante e potete trovare ulteriori informazioni sul sito www.art4sport.org. Ma quale è il legame tra Art 4 Sport e Il volo delle libellule sui sentieri dei miei vent’anni? Niccolò, vuoi spiegarcelo tu?”

Alcuni dei disegni di Martina Semeraro


N.P.: “Molto semplicemente parte degli incassi della vendita della mia raccolta andranno a finanziare l’associazione. Non credo che al mondo d’oggi ci siano molte persone interessate alle raccolte di poesie e se c’è qualcuno che ancora le compra, probabilmente non comprerà la mia. Ma questo libro di poesie permette di sostenere e dare fondi all’associazione di cui fa parte Veronica. Ed è questo ciò che conta”.
M.S.: “E lo stesso vale per i miei disegni ovviamente”.
ME.C.: “Colpisce trovare qualcuno che faccia arte, poesia e allo stesso tempo pensi al sociale. Dove è possibile trovare la raccolta di Niccolò?”
F.M.:Il volo delle libellule sui sentieri dei miei vent’anni è disponibile in alcune librerie della provincia di Monza Brianza (per lo più ad Arcore e Lissone). Ma il canale di vendita principale è sicuramente internet. Infatti potete acquistare online la raccolta di poesie sul sito www.ilmiolibro.kataweb.it”.

 

Non c’è altro da aggiungere se non di andare sui vari siti indicati, leggere le poesie di Niccolò, ammirare i lavori di Martina e aiutare i ragazzi di Art 4 Sport.

 

Francesca Numerati