Bione, la piscina chiude un mese: malumori tra utenti e lavoratori

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Lamentele per la chiusura temporanea annunciata dal Comune: “Nessuno ci ha avvisati”

L’assessore Sacchi: “Impegno massimo per ridurre i tempi dei lavori”

LECCO – La chiusura della piscina del Bione per un mese a causa di importanti lavori di riqualificazione ha creato parecchi malumori tra utenti e personale del centro sportivo. La notizia, comunicata dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi, li avrebbe infatti colti impreparati ed è preoccupazione per lo stop forzato del servizio, che riprenderà, salvo imprevisti, il 5 maggio. La chiusura, che sarà dal 9 aprile, è necessaria per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e termica.

Tante le lamentele pervenute da utenti e lavoratori della società che gestisce il Centro Sportivo Comunale: “Ho appena rinnovato il corso per mio figlio e nessuno si è degnato di avvisare che la piscina avrebbe chiuso per un mese” il commento di una mamma e di altri genitori mentre un’altra utente racconta di aver rinnovato gli ingressi per il nuoto libero solo due giorni fa: “Leggere la notizia sul giornale praticamente dopo aver pagato è suonata un po’ come una presa in giro”.

Preoccupazioni sono state espresse anche da lavoratori della struttura con contratto a chiamata, il cui timore è di rimanere senza stipendio per il periodo di chiusura della piscina. Un “allarme” raccolto anche dal consigliere comunale di Appello per Lecco Corrado Valsecchi che ha chiesto al Comune di rivedere la scelta, “per evitare di privare la comunità di un servizio importante”.

“Per tentare di mitigare l’impatto sull’utenza, dapprima abbiamo valutato, con impresa e gestore, la possibilità di ridurre la fascia oraria di apertura, alternando lavori e utilizzo, ma la tipologia degli interventi previsti, di posa dei pannelli e di sostituzione della copertura, non consente di optare per questa modalità, che ci avrebbe consentito di rispettare i tempi, mitigando l’impatto sui fruitori della piscina – aveva spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi -. Ugualmente, le tempistiche stringenti del bando non permettevano di differire i lavori nella stagione estiva 2024, poiché gli stretti tempi di rendicontazione avrebbero potuto comportare la perdita del contributo. Ci impegniamo comunque affinché i tempi attualmente previsti dal cronoprogramma possano venire ridotti, per attenuare l’impatto su associazioni, atleti e famiglie”.