Lecco, freddo ‘anomalo’: il Comune chiarisce sugli impianti di riscaldamento

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Possibile accendere i riscaldamenti in presenza di condizioni climatiche avverse anche senza l’ordinanza del sindaco di deroga

I caloriferi non possono però essere accesi per più di sei ore e mezza al giorno

LECCO – Freddo anomalo, il Comune chiarisce sulle normative relative all’accensione degli impianti di riscaldamento. Con una nota, l’amministrazione comunale lecchese ha fatto sapere che, così come previsto dalle norme, “in presenza di condizioni climatiche effettivamente avverse è consentita l’accensione degli impianti di riscaldamento senza necessità di apposita ordinanza del Sindaco, purché gli impianti vengano mantenuti in funzione per un massimo di 6,5 ore giornaliere, cioè un numero di ore non superiore alla metà di quelle consentite a pieno regime”.

La precisazione è arrivata a seguito della richiesta di chiarimento da parte di alcuni cittadini viste le temperature al di sotto della media stagionale. Il Comune ha quindi fatto riferimento al decreto ministeriale n. 383 del 6/10/2022 che per la stagione invernale 2022/2023 recepisce le indicazioni contenute nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale e di quanto disposto dalla restante normativa vigente, in modo particolare al punto 7, commi 7, 8 e 9 delle disposizioni approvate con Deliberazione di Giunta Regionale della Lombardia n. 3502/2020, precisando la possibilità di accendere i riscaldamenti, anche senza ordinanza del sindaco, qualora si sia in presenza di condizioni climatiche effettivamente avverse e solo per un massimo di 6,5 ore giornaliere, cioè un numero di ore non superiore alla metà di quelle consentite a pieno regime.

“Pertanto, tutte le utenze, condominiali e non, con impianti centralizzati o autonomi, sono autorizzate al funzionamento per un numero di ore giornaliere non superiore a 6,5 – in ogni caso non nella fascia oraria compresa tra le 23 e le 05”.
Non solo. “Si ribadisce che dopo il 7 aprile tali accensioni straordinarie sono consentite solo qualora la situazione climatica lo renda necessario e si ricorda che gli impianti devono essere impostati in modo tale che la temperatura dell’aria all’interno degli edifici non superi i 19°C (+ 2°C di tolleranza)”.