Studenti al freddo: “Problematica risolvibile, nessuna criticità”

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L'Istituto Bovara, sede del Liceo Linguistico Manzoni

La preside del Manzoni Maria Luisa Montagna interviene dopo la protesta degli alunni di questa mattina

“La sede presenta diverse problematiche ma da parte della Provincia c’è sempre stata la massima collaborazione”

LECCO – “Indubbiamente la sede scolastica del Liceo Linguistico presenta annose problematiche e io stessa, avvisata della volontà degli studenti di mettere in atto questa protesta, ho proposto a loro di rivolgerci agli Uffici competenti della Provincia per un confronto. Fatta questa premessa è doveroso sottolineare che la situazione a scuola non è così critica e che da parte dei tecnici della Provincia c’è sempre stata la massima collaborazione per risolvere i problemi“.

La Dirigente Scolastica del Liceo Manzoni Maria Luisa Montagna interviene sullo ‘sciopero’ di tre classi dell’indirizzo Linguistico che questa mattina, martedì, hanno deciso di non prendere parte alle lezioni per protestare contro freddo e disagi rilevati nei giorni scorsi.

Maria Luisa Montagna

“Appena lo scorso anno era stato fatto un importante intervento sulla copertura e di efficientamento termico per l’Aula Magna, la Biblioteca e i laboratori – ha spiegato Montagna – purtroppo però si sono quasi subito registrati dei malfunzionamenti alla centralina e alcune aule che si trovano sotto il tetto sono rimaste al freddo. Comunicato il problema la Provincia si è subito attivata per intervenire. Andranno sostituiti dei pezzi di questa pompa di calore e bisogna attendere i tempi tecnici di consegna”.

In merito alla protesta messa in atto dagli studenti la dirigente ha precisato: “Sono stata messa al corrente dell’iniziativa nella giornata di ieri (lunedì, ndr) e ho proposto loro di recarci insieme in Provincia per far sì che il loro gesto fosse costruttivo e non solo fine a sé stesso. Alle 8.30 abbiamo incontrato i responsabili segnalando nuovamente il problema sia dell’impianto di riscaldamento che delle infiltrazioni sul tetto, presenti da tempo e mai sistemate che però non hanno mai dato problemi importanti di allagamento – ha precisato Montagna – lo stesso black out occorso nella giornata di sabato non è stato dovuto ad un’infiltrazione di acqua ma è dipeso da una ciabatta che è andata in corto circuito. Certamente sabato è stata una giornata disgraziata ma anche in quell’occasione ho avuto pronta risposta dai tecnici della Provincia che si sono attivati risolvendo la situazione, nonostante gli uffici fossero chiusi”.

“Le ‘pecche’ dell’edificio sono annose e note e andrebbero sanate – ha proseguito la preside – gli infissi andrebbero sostituiti, abbiamo parlato anche di questo nell’incontro in Provincia con i ragazzi ed è stato loro spiegato che l’ente non ha il ‘portafoglio’ e che dunque i finanziamenti per gli interventi vanno trovati e che si sta lavorando in questo senso per cambiare i serramenti il prima possibile. Da parte mia rinnovo il ringraziamento agli uffici e ai tecnici della Provincia per la consueta collaborazione” ha concluso.