Imbersago: con Probabilità il centro estivo per bambini con disabilità complesse

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Il progetto “In estate c’entro anch’io”, gratuito per le famiglie, ha ricevuto il finanziamento della Fondazione Comunitaria del Lecchese

Il centro estivo è ospitato all’interno del Monsereno Horses integrandosi alle collaudate iniziative del maneggio

IMBERSAGO – Insieme agli altri bambini per vivere, anche in estate, un’esperienza di inclusione e comunità. E’ partito quest’anno ed è già un successo “In estate c’entro anch’io”, il centro estivo per bambini e bambine con disabilità complesse reso possibile grazie a un progetto, promosso dall’associazione Probabilità, che ha ottenuto un importante finanziamento della Fondazione Comunitaria del Lecchese, pari al 50% dei costi (12mila euro il totale).

L’iniziativa si contraddistingue come una vera e propria novità per i bambini con disabilità complesse e le loro famiglie che, solitamente, terminato il periodo scolastico, vivono la grande difficoltà di non trovare proposte adeguate e sostenibili, anche economicamente, per bisogni speciali. Dallo scorso 19 giugno e fino al 30 luglio, per tre giorni alla settimana, dalle 9 alle 14, cinque bambini vengono accolti (a settimana) al centro estivo Monsereno Horses di Imbersago affiancati da un educatore di riferimento. Giocano, scherzano, vivono insieme ad altri coetanei che, a loro volta, sono chiamati a confrontarsi con bambini seduti sulla sedia a rotelle sperimentando con mano un’inclusione reale.

“Siamo davvero molto soddisfatti di questa prima sperimentazione del progetto” ha dichiarato, soddisfatta, Silvia Moggi, presidente di Probabilità, l’associazione che, in pochi mesi di vita, è riuscita a contraddistinguersi per molteplici attività rivolte a bambini e famiglie con bisogni speciali. Grazie a delle campagne di raccolte fondi, il sodalizio è riuscito infatti a offrire 62 terapie neuro-psicomotorie gratuite a bambini associati e 15 valutazioni specialistiche grazie alla disponibilità di alcuni professionisti (8 visite neuropsichiatriche e 7 ortottiche).

“Crediamo molto nella diagnosi precoce delle disabilità e siamo convinte che sia necessario intervenire subito con percorsi terapeutici che possono portare a importanti e significativi progressi” ha aggiunto, ricordando come l’associazione, guidata da un direttivo tutto al femminile, sia costituita attualmente da una quarantina di soci. “Si parla spesso del mondo della disabilità, ma noi vogliamo essere nel mondo, anche se nella realtà ci scontriamo spesso con molti ostacoli che scoraggiano e disorientano. Ci piacerebbe anche poter aprire uno sportello di consulenza per le famiglie in cui fornire informazioni utili e pratiche ai genitori”.

Una vicinanza, quella ai bambini che si traduce quindi in un sostegno anche alle famiglie, spesso affaticate, fisicamente e moralmente, da un ruolo, quello di care giver, che non ha alcun riconoscimento economico e sociale. Da qui è nata l’idea del centro estivo inclusivo, concepito sia per non far piombare nell’isolamento i bambini disabili una volta concluso il periodo scolastico, sia per aiutare mamme e papà che, terminate le lezioni, devono ancor di più fare i salti mortali per conciliare lavoro e famiglia.

“L’obiettivo è quello di riuscire ad aumentare la disponibilità di posti per i prossimi anni” ha continuato Moggi grazie a donazioni e al sostegno della comunità. “Per noi famiglie è un’esperienza splendida” le ha fatto eco Miriam Tavola, vice presidente di Probabilità nonché mamma di una bambina dai bisogni speciali. “E’ una boccata d’ossigeno che ci permette di continuare a vivere la nostra routine giornaliera sapendo che i nostri bambini interagiscono con altri bimbi potendo sperimentare e sperimentarsi in attività diverse”.

Dai laboratori di pittura, musicoterapia e creatività ai giri in carrozza o a cavallo, passando alle interazioni con gli animali della fattoria, in un progetto dove, a vincere, sono le relazioni, come spiegato dalla musicoterapista Silvia Cornara: “Siamo in un posto dove è possibile vivere un tempo di socializzazione insieme agli altri in un ambiente protetto. E’ un contesto di comunità dove ci si relaziona con gli altri e si cresce insieme”.

Obiettivi perseguiti anche da Monsereno Horses, maneggio dove vengono già organizzati centri estivi aperti anche bambini con disabilità. “La socializzazione è importantissima e lo vediamo ogni giorno soprattutto nel momento del pranzo, in cui tutti i ragazzi sono radunati intorno al tavolo per gustare i prodotti che arrivano direttamente dal nostro orto” ha aggiunto Matteo Villani, educatore della struttura che, tramite l’Asd Monsereno No Limits onlus ha recentemente lanciato il progetto “No limits bistrot”, un punto ristoro aperto al pubblico nel weekend ove i giovani con disabilità possono apprendere il profilo professionale del barista /ristoratore e le relative competenze.

Un impegno comune quindi per l’inclusione, a cui si può contribuire attraverso una donazione per sostenere il centro estivo “In estate c’entro anch’io”, tramite bonifico, al seguente link: https://www.fondazionelecco.org/progetto/2023-4029-in-estate-centro-anchio-centro-estivo-per-bambine-e-bambini-con-disabilita-complesse/