LECCO – Prosegue la collaborazione tra Les Cultures, Immagimondo e la Biblioteca Civica “U. Pozzoli” di Lecco: per il decimo anno consecutivo, gli organizzatori del festival legato al viaggio, che si svolgerà a Lecco verso la metà di settembre, hanno donato alla biblioteca lecchese il consueto numero di libri dedicati al tema del viaggio.
“Si tratta di un aspetto del loro lavoro – ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune, Michele Tavola – che non va dato per scontato, come se fosse un atto dovuto da far passare sotto traccia: dobbiamo ringraziare Les Cultures, Immagimondo e il loro festival sul viaggio, che ogni anno richiamai in città numerosi visitatori, perché da dieci anni, contestualmente al festival, donano alla Biblioteca Civica un centinaio di libri sul viaggio”.
“Ad oggi godiamo di un patrimonio di circa 2000 volumi donati – ha spiegato Maria Giovanna Ravasi, responsabile della biblioteca “Pozzoli” – un patrimonio consistente, che tiene conto sia delle donazioni di Immagimondo, sia del progetto denominato “Biblioteca Poliglotta” nato a metà anni ’90. Dal 2003 in avanti le donazioni di Immagimondo sono state tra i 200 e i 250 libri all’anno, quindi si tratta di un patrimonio importante, la cui ricchezza non sta soltanto nelle guide turistiche, ma anche nei tanti volumi per adulti e ragazzi che trattano a livello saggistico e narrativo di viaggi e reportage, spesso pubblicati da case editrici difficili da recuperare”.
“Queste donazioni – ha aggiunto Silvia Tantardini, coordinatrice del Festival di Immagimondo – riguardano libri di viaggi compiuti a piedi o in bici, in paesi vicini e lontani, che vengono visti e sfogliati prima durante le esposizioni in piazza e poi sono messi a disposizione degli utenti tramite questa consegna ufficiale”. “Si tratta di un’iniziativa – ha aggiunto Lele Piazza, ideatore di Immagimondo – nata per permettere un confronto tra scrittori e giornalisti che avevano fatto dei viaggi particolari: l’idea era quella di poter leggere e informarsi prima di partire per un viaggio, quindi la forma del libro è sembrata quella migliore per chiunque dovesse fare, programmare o anche solo sognare un viaggio”. “Tramite i libri infatti – ha concluso Piazza – tutti possono viaggiare, anche se non fisicamente: e poi il sogno si ricollega perfettamente al futuro tema di Immagimondo”.

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